Caserta Med

Blog per i Medici di Medicina Generale della provincia di Caserta interessati a partecipare, suggerire, lamentarsi, criticare, al fine di contribuire alla costruzione di una consapevolezza di Categoria, al di la degli steccati dei sindacati.

giovedì 30 gennaio 2014

Passata la nottata, ecco schiarire un nuovo giorno

Rieccoci, passata la nottata, come direbbe De Filippo, ecco schiarire un nuovo giorno.
Un nuovo anno è iniziato, e puntuali come le tasse, arrivano le richieste, le più strane, le pretese più ostinate.
Di questi giorni è la denuncia, fatta da un sindacato, per le richieste di diagnostica strumentale non in linea con quanto prescritto dal medico. Non capiamo, però,  perché l'ASL si limita all'invito al  controllo solo di quello che avverrebbe nel distretto n. 15; gli altri distretti ne sono immuni ? Non ci pare.
Quanti di noi hanno a che fare con richieste di diagnostica genetica che, ormai, sono all'ordine del giorno, almeno fino a quando, come tutti gli anni, si arriva a ottobre ?
Ormai non c'è accertamento per sospetto di trombofilia o, persino, rilievo di infezioni delle vie urinarie persistenti, che non vengano accompagnate dal solito bigliettino di richiesta di analisi "genetiche", a lato della richiesta dello specialista di turno, in barba alla disposizione regionale in materia (BURC n. 4 del 26 gennaio 2009 - Prestazioni contrassegnate dalla lettera "R" ex D.M. n.150 del 22 luglio 1996). Eppure la stessa delibera dispone che le AASSLL avrebbero dovuto indicare i centri prescrittori di prestazioni genetiche entro i fatidici 60 giorni. Centri prescrittori di cui, al momento, nella nostra provincia non si hanno notizie. Questo perchè nella disposizione sono indicate chiaramente le modalità di prescrizione e, per alcune di esse, c'è l'obbligo della consulenza genetica. Sempre più spesso ci si fa passare per degli ignoranti perché a loro dire non si tratta di indagini genetiche, ma "analisi biochimiche", ma coma la mattiamo con la delibera menzionata, il nomenclatore tariffario ed i costi ? E poi, sono veramente indispensabili o piuttosto inutili ?
Quante volte un paziente inviato per una visita presso un centro accreditato si ritrova a diventare "cliente fisso" di quel centro, con puntuali e regolari accertamenti sequenziali e naturalmente visite di controllo a cadenza periodica ?
Come può il povero "medico di base" contraddire quanto affermato e richiesto dallo specialista ?
Quante volte il paziente ritorna irritato allo studio riferendo che al centro hanno detto che la ricetta è sbagliata perché per RM di caviglia e piede bisogna indicare 2 distinte prestazioni ?
Lo stesso vale per le TAC, le ecografie (tipo addome superiore ed inferiore o eco cardiaca, ecodoppler ed ecocolordoppler cardiaco). Per la miocardioscintigrafia è un terno al lotto azzeccarci, ciascuno pretende la propria sfilza di accertamenti.
Per i centri per la cura del diabete tutto è consentito ? Richieste di visite ed analisi sulla stessa ricetta, tutto già predisposto da loro con ordine per quante ricette scrivere e quale esenzione utilizzare, è tutto normale ? Cosa sia la gestione integrata del diabete è stato mai detto a costoro ?
E' evidente che tutte le strutture accreditate sono delle società con prevalente, se non esclusivo interesse economico, dunque perché non dovrebbero approfittarne ?
E' mai possibile che, come al solito, i medici vengono lasciati soli di fronte a questo assalto alla "diligenza" ?
Non sarebbe il caso che l'ASL e i Sindacati rivedano la situazione imponendo dei comportamenti rispettosi delle regole ai vari "attori" della problematica, in modo da evitare che alla fine chi ne paga le conseguenze sia il solito "medico di base" ?
Gli interrogativi sono tanti e ciascuno di noi può testimoniare la propria esperienza al riguardo, ma le istituzioni hanno contezza di queste cose ? Se si, perché non le contrastano ?
Qualche sospetto affiora circa una responsabilità della "politica"; a pensar male si pecca, ma .....
La Redazione di CasertaMed

venerdì 24 gennaio 2014

Auguri ad un nuovo membro del Comitato Aziendale

Dobbiamo sinceramente congratularci con il collega Aquilino Polito, di cui abbiamo riportato con piacere una lettera nel post del 27 ottobre 2013, in cui esprimeva dei giudizi riguardo questo Blog.
Infatti, abbiamo appreso che è entrato a far parte del Comitato Aziendale della medicina generale in quota SMI (Sindacato Medici Italiani).
Adesso, noi di CasertaMed, come crediamo gran parte dei lettori di questo Blog, ci aspettiamo coerenza, quella coerenza e quella capacità di iniziativa di chi ci disse a suo tempo, che denunciavamo solo i problemi senza proporre alcuna soluzione.
É ovvio che, adesso, vorremmo toccare con mano le "soluzioni" che il collega porterà in Comitato e, fin d'ora, gli possiamo dire che il blog è a sua disposizione, per qualsiasi cosa egli volesse proporre o rendere pubblico con la massima chiarezza.
Infatti, crediamo che la "trasparenza" assieme alla capacità comunicativa, sia il vero banco di prova di quanti, a qualsiasi titolo, hanno il compito di rappresentare la classe medica.
Gli auguriamo buon lavoro e gli rinnoviamo la nostra disponibilità. Noi siamo qui, pronti a dare sostegno a chiunque abbia voglia e capacità di fare cose positive per la classe medica. E' questo il nostro principale obiettivo.
 
La redazione di CasertaMed 

mercoledì 22 gennaio 2014

Gestione integrata del Diabete, qualcosa si muove ...

Finalmente con la nota protocollo n. 1125 del 16/01/2014, diffusa il 21/01/2014 si comunica che i medici di medicina generale che aderiscono al Progetto Diabete, possono richiedere le credenziali di accesso al sistema Sani.A.R.P. per effettuare il rinnovo dei piani terapeutici per i presidi diabetici.
Come al solito le istruzioni su come fare per procedere alla richiesta sono molto chiare, ciò nonostante, per quelli di noi meno pratici, indichiamo i passi da compiere (senza voler offendere nessuno).
Per prima cosa occorre scaricare il modulo per la richiesta del Rilascio Credenziali Saniarp. Per chi vuole dilettarsi a cercarlo informiamo che il portale su cui cercarlo è: https://www.saniarp.it.
Una volta scaricato viene compilato e firmato e successivamente occorre inviarlo o per posta elettronica all'indirizzo:  saniarp@aslcaserta1.it, oppure per fax ad uno dei numeri: 0823.1764475, 0823.1764478 o 0823.1764479.
Si precisa che coloro che già sono in possesso delle credenziali di accesso per il Progetto Panoramica, le credenziali sono le stesse, per cui è bene precisarlo in modo da essere autorizzati ad usarle anche per il rinnovo dei piani terapeutici.
Con una mail al proprio indirizzo indicato nella richiesta, si viene avvisati dell'avvenuta autorizzazione.
Successivamente collegandosi al portale https://www.saniarp.it e cliccando su "Accedi",  inserendo le proprie credenziali, nel menu compare la voce "Area Riservata" e sotto "Saniarp". Da qui si accede alla schermata iniziale e poi bisogna andare su "Diabete" => "Ricerca Prescrizioni" ed inserire una data di inizio ricerca abbastanza remota, il codice fiscale del paziente o il cognome e nome e poi cliccare su "Cerca" (in alto a sinistra) per trovare il paziente che interessa.
Per le ulteriori operazioni, per non togliere il gusto della scoperta, consigliamo di leggere l'apposito manuale.
Rimanendo in tema di Progetto Diabete, adesso siamo in attesa ancora di conoscere le modalità di invio del report trimestrale dei controlli effettuati ai pazienti arruolati, ma questa è un'altra puntata .....
 
La Redazione di CasertaMed

domenica 19 gennaio 2014

Quando la trasparenza è un dovere

Giunge notizia che nel Comitato Aziendale dello scorso 15 gennaio, si sia discusso di zone carenti riguardanti la medicina generale.
Quello che sappiamo é che il contratto prevede l'applicazione del rapporto di 1:1000 per calcolare i nuovi posti di medicina generale, e che le carenze dovrebbero essere quelle relative all'anno 2013. Su queste basi si dovrebbero calcolare le carenze. Sappiamo peró, che nella nostra ASL, spesso, vengono assegnate delle carenze che, anche se calcolate sul rapporto indicato, sono, alla prova dei fatti, prive di reali assistiti. Ne sono testimonianza le varie carenze riconosciute nel giro di pochi mesi.
In tutto questo, sarebbe logico che di ció i sindacati presenti in Comitato ne chiedano conto, e non abbiamo motivo per dubitare che l'abbiano fatto.
Quello che si chiede é la trasparenza. Sarebbe oltremodo corretto e democratico che, di questi fatti, vengano messi al corrente i medici della ASL. Questo perché, anche se il Comitato Aziendale é composto da sindacati e parte pubblica, non si deve mai dimenticare che questi sono li per applicare il contratto che riguarda tutti i medici. Il mandato dei sindacati non vale esclusivamente per i propri  iscritti, perchè le decisioni del Comitato si riflettono sul lavoro di tutti i medici. Essi quindi nel Comitato svolgono una funzione pubblica e pertanto, ne devono dare conto a tutti. Ecco quindi la necessità di trasparenza.
Perché i sindacati non pubblicano quello che si deve decidere nelle varie sedute del Comitato ? Perché non rendere pubbliche le decisoni e le varie posizioni ?
Questo si chiama avere il coraggio delle proprie azioni. In questo senso CasertaMed auspica che anche l'ASL, da parte sua, si senta in dovere di rendere pubblico quello che interessa i medici.
Il Comitato non é di proprietá di chi vi fa parte, ma un organismo di tutela e di garanzia sull'applicazione delle norme che, contrattualmente, incidono sul lavoro di tutti i medici. Il miglior metodo per rendere queste funzioni veramente al servizio dei medici è, appunto, la trasparenza
 
La Redazione di CasertaMed

sabato 11 gennaio 2014

Un anno vissuto pericolosamente e le tante incertezze per il nuovo appena cominciato.

Eccoci al nuovo anno. La redazione di CasertaMed spera che almeno le Festività appena passate, siano trascorse serene. Infatti c'è bisogno di serenità per fare le scelte necessarie e giuste. Ormai quello che sta vivendo la Sanità a livello nazionale è un momento difficilissimo che, nella nostra Regione, è per certi aspetti, drammatico. Il 2013 è passato, a livello nazionale, sotto il segno della coesione "instabile" del quadro politico. Le larghe intese di inizio anno hanno lasciato il posto alle "piccole intese", dopo la famosa "decadenza", e danno l'impressione che il governo sia tenuto insieme solo dalla paura. La paura di dover dirigere un Paese,  di prendere importanti decisioni e nello stesso tempo la preoccupazione di conservare le rispettive poltrone. Si "vede" e si "sente" a pelle solo tatticismo, mentre le leggi vengono fatte sempre più spesso sotto la spinta di interessi politico-finanziari a volte palesi, altre volte occulti. Il risultato è un continuo avanzamento seguito da tanti dietrofront che creano solo confusione e disagi che si scaricano paurosamente e pericolosamente sulla pelle dei cittadini. La Sanità non ne è immune. Viene bloccato il turnover negli ospedali, la medicina convenzionata è ferma al palo e viene schiacciata dall'aumento dei costi di produzione non bilanciati da adeguati aumenti delle retribuzioni; al tempo stesso, però, le si chiede di farsi carico della gestione del territorio ad "isorisorse". Cioè, si pensa di finanziare le strutture che si dovrebbero creare sul territorio, sacrificando gli incentivi di struttura (segretari, indennità di medicina di gruppo ecc.) e quelli di lavoro come ADP ed ADI. La conferenza Stato-Regioni, poi, mette spavaldamente nero su bianco queste assurdità e le vorrebbe alla base dell'Atto di indirizzo sul quale fare il nuovo contratto capestro nazionale! A fronte di tale quadro abbiamo un orizzonte sindacale che appare fosco. Non unità, che sarebbe la cosa più logica di fronte ad un attacco così violento alla Categoria, ma distinguo e posizionamenti tattici che tradiscono l'incapacità di essere propositivi ed incisivi. Ogni sigla coltiva il proprio orticello senza una visione seria, globale e che abbia degli obiettivi precisi. Una frammentazione  del fronte sindacale che farebbe la felicità di qualsiasi datore di lavoro! La Categoria, poi, viene attaccata anche dal punto di vista legislativo con l'allargamento delle competenze infermieristiche, le nuove proposte per gli ordini professionali che metterebbero i medici in posizione di inferiorità rispetto alle altre professioni sanitarie, i cui albi vengono promossi al rango di ordini professionali, appunto. E tutto questo accade proprio mentre il Presidente della Federazione degli ordini dei Medici e degli Odontoiatri siede, contemporaneamente, anche in Parlamento come deputato. E pensare che aveva più volte sottolineato che avrebbe salvaguardato gli interessi dei medici in maniera più incisiva proprio per questa sua doppia posizione! Viene da pensare, visti i risultati, che abbia pensato più ad obbedire agli ordini del suo partito che non a salvaguardare i legittimi interessi dei medici. Sarebbe tempo di pensare ad un diversa elezione del presidente della Federazione che, così com'è, è legata a dinamiche che confliggono con le aspettative dei medici. Il presidente della federazione dovrebbe essere eletto dagli iscritti agli Ordini e non essere espressione di una elezione indiretta, come avviene adesso. 
 
Ma veniamo alla situazione strettamente locale che più interessa noi medici di Caserta e provincia: Incertezza e confusione la fanno da padrona.
Al momento degli auguri per le festività natalizie e per il nuovo anno ci eravamo lasciati con tanti interrogativi, ebbene, ad oggi non si intravede alcuno spiraglio, solo fosche nubi.
L'Accordo integrativo regionale, seppur tra tanta confusione, aveva introdotto diverse novità:
  • la gestione integrata del diabete mellito
  • le schede diabetologiche, dell'ipertensione e delle malattie respiratorie
  • le schede della fragilità
  • lo sviluppo del "Sistema integrativo regionale - Progetto governo clinico ed Appropriatezza".
Ebbene tutte le incertezze rimangono invariate.
Per la gestione integrata del diabete, si è ancora in attesa che l'A.R.San metta a disposizione le credenziali ed il portale a cui inviare i report dei diabetici presi in carico, come pure che si decidesse a fornire le credenziali per la redazione dei piani terapeutici dei presidi. Intanto l'ASL resta convinta che la gestione "integrata" tale non sia, ed i centri per la cura del diabete, da parte loro, dopo la pausa per "esaurimento delle risorse", riprendono in pieno la propria attività "commerciale" con il nuovo rifinanziamento.
Riguardo alle schede diabetologiche, dell'ipertensione e delle malattie respiratorie, nessuna novità, eppure dovevano partire con l'inizio del nuovo anno !
Poi c'è il rebus delle schede di valutazione della fragilità; l'ASL informa che tale schede vanno fatte on line collegandosi al portale dell'ASL tramite l'accesso al progetto Panoramica, ma chi non possiede le credenziali di accesso, nell'attesa, può regolarsi come per gli anni passati si faceva con le schede gerontologiche (?).
Intanto, come si apprende da fonti attendibili, nella riunione del Comitato ex art.24 del 19 dicembre 2013 si è stabilito che:
  • i MMG consegneranno entro il 31 gennaio 2014 solo l'elenco nominativo degli assistiti ultrasessantacinquenni per i quali verranno compilate le "schede di fragilità";
  • il termine di consegna delle "schede di fragilità" è procrastinato al 31 aprile 2014,
  • le AA.SS.LL. procederanno al pagamento in dodicesimi dal mese di Febbraio, in riferimento al mese di Gennaio 2014, in base all'elenco consegnato dai MMG.
Questo perché sembrerebbe che le software house non procedono all'adeguamento dei software gestionali dei MMG in mancanza della  pubblicazione dell'integrazione dell'AIR sul B.U.R.C., e ciò dovrebbe valere per tutte le AA.SS.LL. della Regione Campania.
Dunque, come ci si deve comportare ?
Finalmente con la nota protocollo n. 806 del 13 gennaio l'ASL Caserta chiarisce che si può scegliere di fare le schede sul sito dell'ASL o tramite software, e conferma che la data per l'invio delle schede è procrastinato al 30 aprile 2014 mentre entro il 31 gennaio è sufficiente salvare semplicemente le schede sul sito, per chi sceglie questa opzione, oppure inviare al distretto solo l'elenco dei pazienti a cui si farà successivamente la scheda. Meglio tardi che mai !!!!
Ciascuno va per conto proprio, l'ASL ha una sola preoccupazione: il risparmio, le organizzazioni sindacali sembrano disinteressate e silenti. In realtà non è così perché sotto la cenere qualcosa si muove. Sembra di essere ritornati al tempo delle società segrete, dei carbonari. Ciascun sindacato, nell'ombra, da indicazioni ai propri  "affiliati", cercando di non far scoprire i propri piani agli avversari , ma in realtà quello che trapela, ed i risultati che si vedono, sembrano veramente inconcludenti agli occhi degli osservatori. Ed i medici non affiliati ? In realtà sono loro i nemici, quelli che devono essere lasciati al loro destino affinché si redimano. Su questo il fronte sindacale è compatto.
Così, riguardo alla risposta al prelievo forzato delle quote per gli assistiti trasferiti, ciascun sindacato assume un comportamento diverso per i propri iscritti, e solo per loro.
Ma il problema più grosso è che all'interno dei vari comitati i rappresentanti sono discordi, e ciò lascia campo libero alla parte pubblica, che in realtà decide tutto e detta le condizioni.
E' facile immaginare che in queste condizioni, nei prossimi giorni ci dovremo occupare della ricetta elettronica con la "dematerializzazione" della ricetta rossa. Ciò significa che la ricetta SSN dovrebbe prossimamente sparire, e dovremo essere noi ad inviare ciascuna ricetta al MEF, e per ciascuna, attendere che ci venga restituito un codice che dovremo consegnare al paziente su una ricetta bianca. Con tale ricetta il paziente andrà in farmacia per il ritiro del farmaco.
Altre incombenze saranno l'adesione obbligatoria ai percorsi di appropriatezza, la messa a sistema del progetto informativo regionale, ed altre novità che ci verranno propinate con il benestare dei sindacati o la loro incapacità a fronteggiare la "prepotenza" della parte pubblica. A noi non resterà che rispondere, seppure a malincuore e tra qualche mugugno, "Obbedisco".
 
La Redazione di CasertaMed