Rieccoci, passata la nottata, come direbbe De Filippo, ecco schiarire un nuovo giorno.
Un nuovo anno è iniziato, e puntuali come le tasse, arrivano le richieste, le più strane, le pretese più ostinate.
Di questi giorni è la denuncia, fatta da un sindacato, per le richieste di diagnostica strumentale non in linea con quanto prescritto dal medico. Non capiamo, però, perché l'ASL si limita all'invito al controllo solo di quello che avverrebbe nel distretto n. 15; gli altri distretti ne sono immuni ? Non ci pare.
Quanti di noi hanno a che fare con richieste di diagnostica genetica che, ormai, sono all'ordine del giorno, almeno fino a quando, come tutti gli anni, si arriva a ottobre ?
Ormai non c'è accertamento per sospetto di trombofilia o, persino, rilievo di infezioni delle vie urinarie persistenti, che non vengano accompagnate dal solito bigliettino di richiesta di analisi "genetiche", a lato della richiesta dello specialista di turno, in barba alla disposizione regionale in materia (BURC n. 4 del 26 gennaio 2009 - Prestazioni contrassegnate dalla lettera "R" ex D.M. n.150 del 22 luglio 1996). Eppure la stessa delibera dispone che le AASSLL avrebbero dovuto indicare i centri prescrittori di prestazioni genetiche entro i fatidici 60 giorni. Centri prescrittori di cui, al momento, nella nostra provincia non si hanno notizie. Questo perchè nella disposizione sono indicate chiaramente le modalità di prescrizione e, per alcune di esse, c'è l'obbligo della consulenza genetica. Sempre più spesso ci si fa passare per degli ignoranti perché a loro dire non si tratta di indagini genetiche, ma "analisi biochimiche", ma coma la mattiamo con la delibera menzionata, il nomenclatore tariffario ed i costi ? E poi, sono veramente indispensabili o piuttosto inutili ?
Quante volte un paziente inviato per una visita presso un centro accreditato si ritrova a diventare "cliente fisso" di quel centro, con puntuali e regolari accertamenti sequenziali e naturalmente visite di controllo a cadenza periodica ?
Come può il povero "medico di base" contraddire quanto affermato e richiesto dallo specialista ?
Quante volte il paziente ritorna irritato allo studio riferendo che al centro hanno detto che la ricetta è sbagliata perché per RM di caviglia e piede bisogna indicare 2 distinte prestazioni ?
Lo stesso vale per le TAC, le ecografie (tipo addome superiore ed inferiore o eco cardiaca, ecodoppler ed ecocolordoppler cardiaco). Per la miocardioscintigrafia è un terno al lotto azzeccarci, ciascuno pretende la propria sfilza di accertamenti.
Per i centri per la cura del diabete tutto è consentito ? Richieste di visite ed analisi sulla stessa ricetta, tutto già predisposto da loro con ordine per quante ricette scrivere e quale esenzione utilizzare, è tutto normale ? Cosa sia la gestione integrata del diabete è stato mai detto a costoro ?
Come può il povero "medico di base" contraddire quanto affermato e richiesto dallo specialista ?
Quante volte il paziente ritorna irritato allo studio riferendo che al centro hanno detto che la ricetta è sbagliata perché per RM di caviglia e piede bisogna indicare 2 distinte prestazioni ?
Lo stesso vale per le TAC, le ecografie (tipo addome superiore ed inferiore o eco cardiaca, ecodoppler ed ecocolordoppler cardiaco). Per la miocardioscintigrafia è un terno al lotto azzeccarci, ciascuno pretende la propria sfilza di accertamenti.
Per i centri per la cura del diabete tutto è consentito ? Richieste di visite ed analisi sulla stessa ricetta, tutto già predisposto da loro con ordine per quante ricette scrivere e quale esenzione utilizzare, è tutto normale ? Cosa sia la gestione integrata del diabete è stato mai detto a costoro ?
E' evidente che tutte le strutture accreditate sono delle società con prevalente, se non esclusivo interesse economico, dunque perché non dovrebbero approfittarne ?
E' mai possibile che, come al solito, i medici vengono lasciati soli di fronte a questo assalto alla "diligenza" ?
Non sarebbe il caso che l'ASL e i Sindacati rivedano la situazione imponendo dei comportamenti rispettosi delle regole ai vari "attori" della problematica, in modo da evitare che alla fine chi ne paga le conseguenze sia il solito "medico di base" ?
Gli interrogativi sono tanti e ciascuno di noi può testimoniare la propria esperienza al riguardo, ma le istituzioni hanno contezza di queste cose ? Se si, perché non le contrastano ?
Gli interrogativi sono tanti e ciascuno di noi può testimoniare la propria esperienza al riguardo, ma le istituzioni hanno contezza di queste cose ? Se si, perché non le contrastano ?
Qualche sospetto affiora circa una responsabilità della "politica"; a pensar male si pecca, ma .....
La Redazione di CasertaMed