Caserta Med

Blog per i Medici di Medicina Generale della provincia di Caserta interessati a partecipare, suggerire, lamentarsi, criticare, al fine di contribuire alla costruzione di una consapevolezza di Categoria, al di la degli steccati dei sindacati.

venerdì 27 dicembre 2013

Modifica delle modalità prescrittive per i farmaci Pradaxa, Exelon e Ranelato di Stronzio.

 
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La disposizione elimina il Piano terapeutico e classifica il farmaco come:
Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - reumatologi, internisti, geriatri, endocrinologi (RRL).
Quindi, come si vede restringe i medici che possono prescriverlo e, ad una prima lettura, si evince che in farmacia non è possibile consegnare il farmaco senza la prescrizione dei centri Ospedalieri o degli specialisti indicati.
 
La Redazione di CasertaMed

domenica 22 dicembre 2013

Un Regalo di Natale dall'Azienda Sanitaria di Caserta.

E' notizia di questi giorni che molti colleghi dell'Azienda hanno avuto un singolare "regalo di Natale" da parte dell'Azienda Sanitaria di Caserta.
In quasi tutti i distretti sono state consegnate delle note aventi per oggetto: Revisione anagrafe assistiti - recupero emolumenti indebitamente erogati. Attivazione procedura legge 241/90.
Pare diventata una consuetudine ormai consolidata, anche nel mese di dicembre del 2012 l'ASL aveva provveduto ad inoltrare comunicazione analoga (diversa solo in qualche punto, segno di scarsa fantasia), culminata con il recupero forzato di questi giorni,  delle quote per i deceduti a far data dai dieci anni precedenti. La tradizione va rispettata....
Con un umorismo, involontario, in nome della legge sulla trasparenza (L. 241/90), l'ASL chiede indietro dei soldi per pazienti trasferiti, che secondo l'azienda i medici di assistenza primaria avrebbero indebitamente percepito, andando ad esigere quote arretrate oltre i fatidici tre mesi previsti dall'accordo nazionale di categoria. 
Sono somme non trascurabili, specialmente di questi tempi. Si va da poche centinaia di euro a migliaia di euro che verranno trattenute (o forse lo sono già, lo verificheremo con la prossima mensilità) dagli emolumenti.
Non basta la TARES, l'IMU, la TASI, la TARI, la IUC o come diavolo si chiamano le nuove tasse inventate per rincorrere un debito pubblico enorme (enorme come la fantasia dei nostri politici), adesso ci si mette anche l'ASL a complicare la vita ai medici, con la trattenuta, ex abrupto, di somme che sono state erogate per un suo errore.
E' utile ricordare che i cittadini che si trasferiscono al di fuori della ASL,  hanno solo l'incombenza di cambiare la residenza. Tutto il resto dovrebbe avvenire  in  maniera interna ai singoli uffici interessati (Comuni, Asl e Regioni). Né il medico può avere contezza di ciò, in quanto il cittadino non ha nessuno obbligo nel comunicare il suo trasferimento. Ma la ASL, incurante di ciò, e fregandosene di una giurisprudenza consolidata, procede al recupero. Forse contano sulla lentezza della macchina giudiziaria italiana, per far vedere che fanno "il loro dovere". Naturalmente sappiamo che altro è il loro dovere, e sarà la giustizia a dimostrarlo.
Nel frattempo è Natale e i medici di questa ASL, non solo non hanno per contratto la tredicesima, ma ricevono siffatti "sgraditi auguri".
Nella nota viene specificato che è "possibile far pervenire deduzioni, note, memorie, sia di fatto che di diritto, presso l'Ufficio del Direttore del Distretto Sanitario, responsabile del procedimento da definirsi entro gg. 30 salvo differimento per motivate ragioni, ...  entro gg. 15 dalla notifica della presente".
Sicuramente la Direzione Generale dell'Azienda merita un appropriato ringraziamento per il pensiero avuto nei confronti dei medici, per cui corre l'obbligo di inviare, nei prossimi giorni, osservazioni e memoria difensiva analogamente a quanto fatto in occasione del recupero per le quote dei deceduti. Successivamente saranno i legali a fare il resto.
Anche in questo caso dai sindacati poco o nulla. Tranne qualche comunicato, tanto per far vedere che si fa qualcosa.
Quello che trapela, invece, da ambienti aziendali è un rimaneggiamento del Comitato Aziendale. Certamente se i risultati sono quelli visti finora, con un' Azienda che non se ne frega un fico secco (appropriato al periodo natalizio) di quello che fa e decide il Comitato Aziendale, non capiamo a che pro tanto affanno. O, forse, si ? .....
 
Naturalmente, estraniandoci per un attimo da queste miserevoli vicende, rivolgiamo ai nostri Lettori dei
SINCERI ED AFFETTUOSI AUGURI DI BUONE FESTE
 
La Redazione di CasertaMed

lunedì 16 dicembre 2013

La Scheda di Valutazione della Fragilità

Il nuovo Accordo Integrativo Regionale, all' art. 13, introduce la "Scheda di Valutazione della Fragilità". In effetti è una novità relativa perché in pratica va a sostituire quella che nel precedente accordo era la "Scheda Gerontologica". Le similitudini con questa sono evidenti.
Per la verità sfugge il motivo della necessità del cambiamento; la nuova scheda appare raffazzonata in fretta e furia e con una certa superficialità, ma questa è l'opinione di "medici di strada" quali siamo, gli esperti del Comitato ex art.24 avranno avuto le loro buone ragioni. Essa si prefigge lo scopo di monitorare le necessità socio-assistenziali, di prevenzione, di cura e di educazione sanitaria della popolazione anziana. La fragilità è in stretto rapporto con lo stato funzionale, le malattie, i deficit fisici e mentali, le condizioni sociali dell'anziano.
Come si può notare nell'art. 13 dell'AIR si parla di anziano, ma sul modello della scheda, che come tutti sanno è stata resa disponibile successivamente, si parla di "Scheda Rilevazione Dati Assistiti Ultrasessantacinquenni", quindi si presume che sia diretta a tutti gli assistiti che abbiano compiuto 65 anni.
La persona riconosciuta "fragile", quindi, deve essere sorvegliata e valutata periodicamente nell'ambito del sistema delle Cure Primarie, anche utilizzando specifici strumenti di raccolta dati. Il Medico di Medicina Generale individua e coordina le azioni necessarie alla soluzione di eventuali problemi emergenti dall'analisi della Fragilità avvalendosi anche del supporto di altri Professionisti e del Servizio Sociale. E' necessario che le informazioni sulla fragilità della persona siano aggiornate, rese disponibili e fruibili, attraverso un sistema informatizzato per tutti i nodi della rete assistenziale.
Al medico che redige la scheda è corrisposta la somma di cui all'ex art. 70 co. 1 lett. A) capo VI del precedente A.I.R., pari a € 18,08 + € 1,55 (per la presentazione su supporto informatico) per scheda/anno, frazionati in dodicesimi, con inizio entro 30 giorni dalla consegna delle schede.
La corresponsione dei compensi previsti rientra nel tetto massimo del 20% della retribuzione mensile di tutti i medici di assistenza primaria prevista per l'assistenza domiciliare.
Le schede, compilate in formato elettronico, vengono consegnate al distretto (o secondo diverse disposizioni sulla base dì direttive aziendali) entro il 31 gennaio di ogni anno.
 
L'ASL Caserta, con la nota prot. n.3836/GG del 11.12.2013, informa che la scheda di valutazione della fragilità deve essere compilata direttamente sul Portale dei Servizi della ASL Caserta tramite lo stesso accesso a Panoramica, per quest'anno, entro il 31.01.2014.
Pare che da parte di qualche sindacato sia stata avanzata una richiesta all'ASL di spostare il termine al 28.02.2014. Chiaramente non c'è alcuna certezza che questa richiesta venga accolta, per cui è meglio regolarsi di conseguenza.
Evidentemente saranno pervenute numerose proteste di medici che si sono trovati disorientati nei confronti di tale incombenza.
Da parte nostra riteniamo che lo sconforto dei medici non derivi tanto dai tempi, quanto dalle modalità di invio delle schede, che risultano un'assoluta sorpresa, almeno per i medici dell'ex ASL CE2.
Il problema vero sta nella compilazione sul sito, scheda per scheda, passando in continuazione dalla scheda del computer a quella del sito con il rischio di fare un gran pasticcio e con gran perdita di tempo. Come si è potuto permettere ciò ? E' evidente che per tale assurda procedura è necessario molto tempo e lavoro, ma per quale motivo ? L'obiettivo dell'ASL è evidente: scoraggiare la redazione delle schede e dunque un risparmio per l'azienda. Se il programma gestionale ci permette di fare il lavoro in modo più agevole e preciso, perché dovremmo ricorrere a modalità diverse e molto più gravose ?
E non si venga a dire che ciò è necessario per mettere a disposizione, di tutti i "nodi della rete assistenziale", il contenuto delle schede, perché da un file in formato Excel è possibile facilmente estrarre tutti i dati che si vogliono e metterli a disposizione di chi si vuole e nel modo che si vuole, basta un minimo di competenza.
Il colmo è che il medico, ex lege, si vede disconoscere la sua paternità, lui che è l'autore delle schede e che "individua e coordina le azioni necessarie alla soluzione di eventuali problemi emergenti dall'analisi della Fragilità avvalendosi anche del supporto di altri Professionisti e del Servizio Sociale", le schede le può cercare solo sul Portale dell'ASL. Semplicemente assurdo !!!
Dunque la "leggerezza" dei sindacati è stata quella di permettere nell'AIR, rispetto alle modalità di invio, la frase "o secondo diverse disposizioni sulla base dì direttive aziendali".
Per tali importanti motivazioni i sindacati si dovrebbe piuttosto adoperare affinché il medico sia libero di utilizzare il Portale ASL, se preferisce, oppure il proprio programma gestionale, fornendo un file di tipo Excel con tutti i dati che la scheda prevede. Dalla nota dell'ASL non traspare tale possibilità di scelta, né si ha notizia che qualche sindacato ne abbia fatto cenno.
Come al solito i medici sono considerati come pedine mosse sulla scacchiera, da un lato dalla parte pubblica e dall'altro dai sindacati, senza avere diritto a nessun potere decisionale e nemmeno propositivo e con il rischio di scontare sulla propria pelle incompetenze altrui.
Ed i medici ? Quanti sono quelli che assistono con rassegnazione ed indifferenza alla "spartizione delle loro vesti" ?
 
La Redazione di CasertaMed

sabato 14 dicembre 2013

Il Contratto Nazionale che verrà. Fine della medicina generale?

La Redazione di CasertaMed esce  dai fatti locali per portare all'attenzione dei suoi lettori un fatto gravissimo che, se andrà avanti, significherà la fine della medicina generale.
L'Atto di indirizzo è, praticamente, la base del contratto da rinnovare. Su quanto scritto, le organizzazioni sindacali e la SISAC (Organo deputato, per conto della Conferenza Stato regioni, a trattare con i sindacati) devono trovare l'accordo.
Come potete leggere la trattativa è un eufemismo. Infatti non si può andare oltre quanto scritto e non si può presentare una controproposta. Una farsa, insomma.
Questa volta, però, siamo alla frutta.
In poche parole tutta la grande riforma, non solo sarà a costo zero per le Regioni, ma, addirittura, si vogliono sottrarre tutti gli incentivi, fin qui dati ai medici (come segretarie, medicine di gruppo, ecc) per finanziare le AFT e le UCCP (gruppi). Si introduce il cosiddetto "ruolo unico" che non si capisce cosa rappresenti, ma che, in pratica, farà fare i turni di guardia anche ai medici di medicina generale (assistenza primaria) e si introducono i responsabili di questi gruppi di Stato (i capetti) che, sicuramente, saranno scelti fra chi si è preparato, per tempo, seguendo appositi corsi o master in gestione sanitaria. E' un disegno chiaro di ridurre la medicina generale ad una sorta di lavoro dipendente, ma senza il contratto della dipendenza, fregandosi i soldi della medicina generale per pagare questa sorta di "rivoluzione". 
I sindacati ? Vi facciamo conoscere le posizioni dei tre più importanti:



Casertamed non aggiunge commenti ulteriori. A voi le conclusioni.

La Redazione di CasertaMed

 

sabato 7 dicembre 2013

Gestione Integrata del Diabete Mellito: Un po' di chiarezza sulle modalità operative

Come dovrebbe ormai essere noto a tutti, fino al 30 novembre si è proceduto all'arruolamento dei pazienti alla Gestione Integrata del Diabete Mellito. Tale arruolamento consiste nel raccogliere il consenso dei pazienti diabetici a partecipare a tale gestione, facendo loro firmare l'Allegato A.
Riguardo ai pazienti arruolabili occorre considerare quanto stabilito all'art. 9 del'AIR vigente, ed in particolare:
E' fatto obbligo a tutte le AASSLL della Regione Campania attuare il Modello assistenziale della GI attivando nei tempi e nelle modalità previste tutte le azioni ad esso connesse.
Il MMG dovrà individuare tra i suoi assistiti i pazienti affetti da diabete mellito tipo 2 senza complicanze o con complicanze stabilizzate, escludendo dal percorso di GI solo i pazienti con diabete tipo 1, Diabete Gestazionale, Diabete in Gravidanza, Diabete in età giovanile (sotto i 18 anni) ed i pazienti con diabete secondario.

Successivamente all'arruolamento:

Dopo trenta giorni dalla pubblicazione del presente accordo (in realtà dal 1 dicembre a seguito dei ritardi dovuti all'approntamento degli allegati), il MMG invierà al proprio Distretto Sanitario (indipendentemente dall'ASL di residenza del paziente) l'elenco nominativo in formato elettronico (cartaceo per questa volta) dei pazienti reclutati alla G.I (Allegato B)., che hanno espresso il consenso informato per la GI (Allegato A). Tali pazienti saranno conteggiati, per la retribuzione, a partire dal mese successivo dalla data dell'arruolamento.

L'aggiornamento degli elenchi va effettuato alla fine di ogni mese, attraverso la posta certificata o in modalità sostitutiva, fino ad adeguamento dell'Azienda sanitaria, attraverso la consegna su supporto elettronico protocollato al Distretto di appartenenza. L'eventuale conguaglio delle quote di pagamento per i pazienti arruolati avverrà ogni anno.

Per tale attività è corrisposto un compenso pari a euro 50/paziente dopo la presentazione dell'elenco nominale degli assistiti diabetici suddiviso in dodicesimi.

 A chi obietta che l'arruolamento dovrebbe escludere i pazienti che frequentano i centri antidiabetici si rammentano gli "Obiettivi" della Gestione Integrata (art. 9 AIR):
  1. Applicare un modello di Gestione Integrata al diabetico che coinvolga in modo coordinato e motivato, i MMG ed i Servizi di Diabetologia territoriali ed ospedalieri.
  2. Migliorare la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni attraverso un più facile e semplice accesso alle STD ed allo studio del MMG
  3. Definire attività, compiti e competenze dei MMG riguardo l'assistenza alla persona con diabete.
  4. Applicare le più recenti linee-guida nella cura della persona affetta da diabete
  5. Misurare e monitorare gli indicatori di processo e di esito per valutare l'efficienza e l'efficacia delle cure.
  6. Ridurre i ricoveri inappropriati per la patologia diabetica.
  7. Attuare strategie educative per la modifica degli stili di vita.
 I compiti del Medico di MG nell'ambito del percorso clinico assistenziale del paziente diabetico possono essere così definiti:
1. Effettuare Io screening della popolazione a rischio per individuare:
  • casi di diabete non diagnosticati
  • casi di diabete gestazionale
  • casi con ridotta tolleranza glicidica (IGT) ed Alterata Glicemia a Digiuno (IFG)
2. Operare, in collaborazione con la STD, per:
  • effettuare l'educazione sanitaria e il counselling dei soggetti a rischio e della persona con diabete al fine di correggere gli stili di vita errati, sia per i comportamenti alimentari, l'esercizio fisico e la disassuefazione al fumo di sigaretta, sia attraverso sedute di educazione terapeutica strutturata singole, che di gruppo anche in collaborazione con le STD), al fine di condividere e scambiare professionalità ed esperienze.
  • monitorare la terapia farmacologica dei diabetici di tipo 2;
  • sorvegliare su effetti collaterali ed interferenze della terapia ipoglicemizzante;
  • programmare l’inquadramento dei diabetici neo-diagnosticati e gestire il follow-up del paziente diabetico di tipo 2 senza complicanze e con complicanze stabilizzate, per il buon controllo metabolico e per la diagnosi precoce delle complicanze, nonché la possibilità di arrestare l'evoluzione delle complicanze già diagnosticate.
3. Organizzare il proprio studio per una gestione ottimale dei pazienti diabetici attraverso l’organizzazione di un ambulatorio dedicato con accessi programmati, anche al fine di organizzare le attività educative-formative ed offrire al paziente un'ambiente accogliente dove confrontarsi con altre persone affette dalla stessa patologia
4. Praticare una medicina di iniziativa attraverso il richiamo proattivo dei pazienti assistiti in GI, al fine di evitare la perdita del paziente dal percorso assistenziale
5. Raccogliere i dati clinici dei propri assistiti con diabete mediante cartelle cliniche informatizzate del proprio gestionale finalizzate alla malattia diabetica, nel rispetto della recente normativa sulla privacy regolata nel "Codice in materia di protezione dei dati personali"- D.Lgs. n.196 del 30 giugno 2003, in vigore dal 1 gennaio 2004, anche al fine di realizzare la cooperazione informatizzata con le STD.
6. Registrare i dati sul libretto del paziente diabetico (allegato A della DGR n. 1168 del 16 set. 2005) anche in via informatizzata attraverso la stampa dei dati estratti dalla cartella presente nei propri gestionali, al fine di informare la persona con diabete sull'andamento della propria condizione cline clinica (empowerment)
7. Effettuare il Rinnovo del Piano terapeutico Informatizzato per i presidi del diabete
8. Intraprendere attività di ricerca e formazione continua sulla patologia diabetica in Medicina Generale in collaborazione con le strutture diabetologiche territoriali, ospedaliere ed universitarie.
 
PERCORSO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO PER IL FOLLOW-UP DEL PAZIENTE DIABETICO TIPO 2 PRIVO DI COMPLICANZE D'ORGANO (DGRC 1168/2005 RECEPITE DALLA LEGGE 9/2009)
Ogni paziente diabetico di tipo 2 è seguito in modo integrato tra MMG e Struttura Territoriale Diabetologica, sottoponendosi a visita specialistica: al momento della diagnosi e per la rivalutazione annuale del compenso e delle complicanze. La responsabilità della continuità delle cure, della terapia e del follow-up di questa tipologia di pazienti spetta al MMG, che concorda il piano di assistenza con lo specialista diabetologo. Entrambi si impegnano a mantenere attiva una costante comunicazione su qualsiasi evento relativo al paziente.

Nei compiti del MMG rientra la valutazione da riportare nel report trimestrale (Allegato B1 - da inviare entro il giorno 15 del mese successivo, per via telematica all'A.R.San.)

A) ogni 3 mesi nell'ambito del proprio ambulatorio dedicato:
  • visita medica comprendente misurazione dei parametri di routine quali
  • peso corporeo,
  • pressione arteriosa,
  • BMI e misurazione circonferenza vita
  • valutazione dell'autocontrollo glicemico eseguito dal paziente
B) ogni 6 mesi per paziente con complicanze stabilizzate invio alla STD come da protocollo della DGRC 1168/2005
  • Attività prevista al punto A
  • Visita medica generale orientata alla patologia diabetica (ivi compreso esame mirato a scoprire alterazioni a carico dei piedi)
  • Profilo lipidico (Colesterolo totale- HDL- LDL calcolato - Trigliceridi)
  • esame urine completo
  • HBA1C
  • esame del piede
C) ogni anno invio alla Struttura Territoriale Diabetologica per consentire Io Screening e Follow-up delle complicanze.
 
La gestione integrata prevede il controllo presso la struttura specialistica nei seguenti casi come da DGRC 1168/2005:
A) con urgenza:
  • scompenso metabolico acuto
  • ripetuti episodi d'ipoglicemia
  • gravidanza in donna diabetica e diabete in gravidanza
  • comparsa d'ulcera del piede o di lesioni ischemiche e/o infettive agli arti inferiori
B) programmabile (oltre quella all'esordio e quella annuale di screening):
  • Ripetute glicemie a digiuno superiori a 180 mg/dl
  • Emoglobina glicata > 7,5% in due determinazioni consecutive
  • Comparsa di segni clinici riferibili a complicanze.
L'invio alla STD di secondo livello avviene attraverso prescrizione della visita diabetologia, e prescrizione delle prestazioni ambulatoriali previste nel protocollo operativo della DGR 642/2009. Al fine di ridurre il ricorso inappropriato al ricovero ospedaliero, specialmente in day Hospital, deve essere promosso il modello assistenziale dei Day Service, attraverso la prescrizione del Pacchetto Ambulatoriale Complesso e Coordinato (PACC 250) come da DGRC 102/2009.
 
L'ultima incombenza da espletare alla fine di ogni anno, consiste nell'invio al proprio Distretto ed a soli fini informativi all'ARSAN, sempre in formato elettronico, a mezzo CD o posta elettronica certificata, l'Allegato C, di autocertificazione della valutazione degli indicatori di processo e di esito, così come previsto dall'Allegato D , che di fatto attesta il raggiungimento dei cosiddetti LAP, ovvero il livello di appropriatezza delle performance raggiunte, che saranno determinanti per la liquidazione del compenso conclusivo ottenuto in funzione dei livelli raggiunti (30, 40 o 50 euro).
Questi compensi verranno liquidati entro 60 giorni dalla data di consegna, dopo la verifica dell'autocertificazione da parte del Comitato art. 23.

Inoltre molto utile è anche installare la versione aggiornata di MilleAIR.

Questo è quanto stabilito dall'AIR, pertanto lascia poco alla discrezionalità di chiunque.
Ma un problema c'è: I centri antidiabetici (STD), si atterranno a queste regole, o continueranno a farci recapitare dal paziente la lista delle "offerte" prenotate per il mese successivo? Questo dovrebbero chiarirci i dirigenti ASL ed i sindacati pretendere il rispetto delle regole.
Pare evidente che se la Regione continua ad elargire fondi, probabilmente, in misura eccessiva rispetto al fabbisogno, ai centri antidiabete, poi non può addebitare ai MMG eventuali sprechi. Fino a prova contraria è il MMG deputato in via primaria alla cura dei pazienti (diabetici compresi), le strutture di secondo livello devono essere di supporto.
 
La Redazione di CasertaMed

venerdì 6 dicembre 2013

Continuità Assistenziale e mancata indennità

Alcuni colleghi ci hanno segnalato che nelle buste paga della Continuità Assistenziale mancherebbe un'indennità che il nuovo accordo regionale, publicato il 22 Agosto 2013, avrebbe previsto. Abbiamo verificato e l'indennità, prevista dal III AIR al Capo IV all'art 9, è di 0,88 euro all'ora che si aggiunge alla paga oraria base di 22,46 euro.
Questa indennità è corrisposta per i compiti previsti dall'art. 67 del vigente accordo nazionale al  comma 8 (compilazione del modulo di intervento, in duplice copia, da lasciare al  paziente visitato a casa o in ambulatorio ad uso del medico curante) e al comma 11 (eventuale collaborazione con il 118).
Casertamed ritiene giusto che i colleghi pretendano di essere pagati e  ritiene che qualsiasi rivendicazione al riguardo debba vedere i sindacati impegnati in tale azione. Infatti si tratta di un mancato pagamento di un indennità specificamente prevista dall'accordo regionale, addirittura, inserita nella paga base. Quindi è ineludibile da parte della ASL.
Ci troviamo di fronte ad una classica indampienza contrattuale che i sindacati possono sicuramente denunciare con gli strumenti messi loro a disposzione dalle leggi e dal contratto stesso, evitando contenziosi singoli dei medici.
Insomma, possiamo rispondere ai colleghi interessati che, con certezza, i sindacati hanno tutte le possibilità di portare avanti un'azione di salvaguardia collettiva dei diritti dei loro iscritti ed a loro ci sentiamo di indirizzare i colleghi.
Come più volte sottolineato, CasertaMed non intende sostituirsi ai sindacati, ma si pone come stimolo affinché essi operino in maniera efficace. 
 
La Redazione di CasertaMed

sabato 30 novembre 2013

Report su Governo Clinico ed Appropriatezza (art. 7 Comma 8 dell'AIR)

Pochi medici di Medicina Generale sono a conoscenza di una prossima incombenza che li riguarda da vicino. Si tratta dei reports su "Governo Clinico ed Appropriatezza" previsti dall'art. 7 al comma 8 del nuovo AIR ed in particolare:
  • la scheda diabetologica
  • la scheda ipertensione
  • la scheda malattie respiratorie
 
Come riportato nella nota della Giunta Regionale della Campania (Rif. n° 0691122 del 8.10.2013), i medici sono tenuti a trasmettere mensilmente, in formato elettronico, tali report ai sensi dell' ex art. 45 comma 3 - Prestazioni ed attività informatiche - del precedente AIR.
Tutto ciò ad iniziare dal 1° gennaio del prossimo anno, dunque a breve, e resta poco tempo per capire di cosa si tratta e cosa fare. Come sempre noi di Caserta Med cerchiamo di fare un po' di chiarezza.
Cominciamo con il dire che si tratta dell'invio di dati prescrittivi e statistico - epidemiologici in modo simile a quanto facevamo tempo fa, invio successivamente confluito nel cosiddetto "Progetto Panoramica".
In cambio della fornitura di questi dati, le Aziende riconoscono uno specifico compenso aggiuntivo a quota capitaria annua per assistito in carico, frazionato in dodicesimi, ai medici di assistenza primaria aderenti a tale programma di sviluppo informatico. In particolare lo specifico compenso di cui al comma 2 riguarda una quota capitaria annua per assistito, frazionata in dodicesimi, pari a € 3.50 per la fornitura dei dati alla ASL, su supporto informatico compatibili con i sistemi informativi aziendali. Il diritto al compenso, decorre dal momento della consegna dei reports che deve avvenire entro il giorno 10 del mese successivo. Dunque con l'avvio delle nuove modalità di invio dei dati, dovrebbe terminare il Progetto Panoramica per essere sostituito dall'invio delle schede suddette.
A differenza del Progetto di Gestione integrata del diabete mellito, non è previsto il raggiungimento di obiettivi particolari, ma serve semplicemente a valutare la nostra appropriatezza comportamentale e prescrittiva in riferimento a tre patologie a forte impatto sociale, epidemiologico e di salute pubblica: il diabete, l'ipertensione e le malattie dell'apparato respiratorio.
Analizziamo nei particolari i dati considerati in ciascuna scheda.
 
Scheda diabetologica - dati previsti:
  • Fumo - Tipo di diabete - Gestione (MMG e/o CAD) - Terapia antidiabetica - Ev. coesistenza di altre patologie (ipertensione, dislipidemie, cardiopatia ischemica, vasculopatia cerebrale, arteriopatia periferica, retinopatia diabetica, nefropatia diabetica, neuropatia diabetica, piede diabetico, distrofie cutanee) -  Terapia con statine, antipertensivi, antiaggreganti - Dosaggi almeno semestrali di Hb-glicata, LDL-colesterolo, circonferenza addominale - Data di rilascio del piano terapeutico dei presidi.
Scheda ipertensione - dati previsti:
  • Codice ICD9 della patologia - Fumo - BMI - P.A. più elevata e quella più bassa registrata nel semestre - LDL - Creatininemia - Ecg nell'anno - Almeno un dosaggio nell'anno di Colesterolo, HDL, Trigliceridi, Creatinina, Potassio, Glicemia ed Urine - RCV - Ev. ricoveri nei 6 mesi precedenti - Terapia con Diuretico, Calcioantagonista, Betabloccante, Alfabloccante, Aceinibitore, Sartanico, Associazioni, Statine - Acc. cerebrovascolari maggiori nellanno.
Scheda malattie respiratorie - dati previsti (riferiti al semestre precedente):
  • Codice ICD9 - Familiarità per Asma, Rinite allergica, Dermatite atopica - Spirometria con indicazione del FEV1 e PEF - Livello di gravità dell'asma sec. le Linee guida GINA - Ev. ricoveri nei 6 mesi precedenti - N. di riacutizzazioni nei 6 mesi precedenti - Terapia con B2 agonisti al bisogno, B2 agonisti long acting, Associazioni con cortisonici o antileucotrienici, Ev Antibioticoterapia, terapia con cortisonici orali, aerosolica o con Ibuprofene - Ev. decesso del paziente nel semestre precedente.
Come si vede nella maggior parte dei casi sono dati che vengono estratti automaticamente dal programma gestionale, per cui il consiglio che diamo sempre è quello di registrare tutte le nostre attività nella scheda del paziente.
Fortunatamente il computer ci da una grossa mano e le Software House finalmente si trovano impegnate a venirci incontro con i loro programmi. Riguardo alla Millennium ci consta che già è a buon punto con gli aggiornamenti di Millewin, per cui non dovremmo avere difficoltà all'avvio della procedura. Ci hanno anche assicurato che è in ultimazione la redazione della Scheda della Fragilità che dovrebbe essere pronta per inizio anno.
 
Riguardo alle schede ribadiamo che non ci sarà alcun obbligo di inserimento dei dati né di raggiungere un livello accettabile di performance (LAP), ecc. per avere diritto all'indennità prevista, l'unico obbligo è l'invio mensile dei dati.
E' evidente che i dati saranno utilizzati dall'Azienda Sanitaria per analizzare il nostro comportamento ed eventualmente organizzare incontri o corsi per migliorare l'approccio a queste malattie qualora si riscontrassero carenze o comportamenti ritenuti non appropriati.
Da parte nostra approfittiamo di questa occasione per valutare noi stessi e per cercare di migliorarci sempre di più al fine di dimostrare, qualora ve ne fosse bisogno. che siamo dei professionisti corretti e preparati, prima di tutto nei confronti dei nostri pazienti.
In conclusione registriamo che si tratta di un'ennesima incombenza che ci viene calata dall'alto dai Sindacati, dalla Regione e dalle Aziende Sanitarie e lasciamo a ciascuno il giudizio circa l'opportunità o le modalità da costoro scelte.
Noi, manteniamo il nostro impegno a rendere la nostra professione quanto più agevole e costruttiva possibile. In quest'ottica approfittiamo per ricordare che entro il 15 dicembre è necessario inviare al proprio distretto l'elenco nominativo dei pazienti arruolati per il Progetto di Gestione Integrata del Diabete Mellito ed all'ARSan (con modalità che ci comunicheranno) i dati individuati nel Report individuale (Allegato B1) per singolo paziente. A tale riguardo invitiamo a rivedere il post "Gestione integrata del Diabete Mellito" dove si possono trovare gli ultimi aggiornamenti.
 
La Redazione di Caserta Med

domenica 24 novembre 2013

La parabola della zizzania e di CasertaMed

Ci piace intitolare così questo post che nasce in risposta ad un onore che ci é stato fatto. Cioè dall'averci paragonato alla zizzania, seminata nel campo del giusto, da parte dei cattivi (demonio). Questo paragone, nei nostri confronti, é stato fatto da SnamiCampania, autorevole sito della rappresentanza regionale dello Snami che, evidentemente, non ha altro di meglio  da fare che occuparsi delle faccende di un blog casertano. Nel caso le considerazioni non fossero dirette a noi di CasertaMed, facciamo ammenda e chiediamo scusa. Qualora invece lo fossero, non riusciamo a capire le ragioni, nel momento in cui non vengono riferite né tantomeno argomentate. L'occasione era la presentazione del sito rinnovato di Snami Caserta a cui noi facciamo i nostri complimenti ed approfittiamo per rivolgere ai redattori affettuosi auguri affinché il sito diventi un luogo di confronto e di informazione per gli iscritti SNAMI, ma anche per i non iscritti.
Noi non siamo concorrenti di nessuno, anzi offriamo la nostra collaborazione a chiunque abbia gli stessi nostri obiettivi. Le considerazioni di SnamiCampania danno l'impressione che il sindacato (o parte di esso), invece di difendere gli interessi dei medici a livello regionale, viene attratto dalle nostre "chiacchierate". Probabilmente diamo fastidio, anche se non capiamo il perché. Noi, lo ribadiamo, non siamo contro i sindacati. Siamo medici per i medici e siamo spinti dall'amore per la verità, cercando di assumere un comportamento chiaro, coerente, esaustivo e non di parte. Non ci piacciono i silenzi, né tantomeno, fermarci alle apparenze. Né, ci piace essere presi in giro o criticati "a prescindere" o solo, evidentemente, per coprire un certo imbarazzo.
Invece di dare  risposte, come dimostra SnamiCampania, i sindacati hanno paura delle verità e non trovano di meglio che attaccarci. Noi non ci offendiamo. Anzi, questo dimostra che siamo nel giusto. Evidentemente la nostra azione di stimolo e il nostro voler andare fino in fondo alle questioni, senza fermarci alle apparenze, sta dando i suoi frutti. Se poi, suscitiamo tali paragoni, vuol dire che abbiamo toccato qualche nervo scoperto. A SnamiCampania diciamo che, forse, pecca di supponenza e paragonandosi al buon seminatore, forse, vede male i ruoli.
Noi vogliamo delle risposte dai sindacati e questa risposta di Snamicampania, dimostra che i seminatori di zizzania sono loro. Infatti seminano dubbi e non risposte nel campo dei buoni seminatori, nel campo dei medici di medicina generale, che ogni giorno lavorano e vorrebbero essere difesi in modo più coerente con le altisonanti parole che, spesso, sanno di retorica stantia, quando non sono seguite da fatti reali e concreti.
I sindacati del settore medico, con il tempo hanno perso il contatto con i professionisti che dovrebbero rappresentare, i medici, per cui, forti di una delega a suo tempo ottenuta, sono convinti di avere "carta bianca" nel momento di prendere decisioni per conto dei medici. Ancora peggio, non si preoccupano nemmeno di informare tempestivamente gli interessati delle decisioni prese. Non considerano che la maggior parte dei medici non sono iscritti a nessun sindacato, probabilmente proprio perché non si sentono rappresentati, ma anche costoro vanno difesi, perché sono medici come gli altri. Il sindacato non deve essere una corporazione che difende i propri interessi contro quelli di tutto il resto del mondo. Il colmo è la guerra senza esclusione di colpi tra sindacati dello stesso settore. Come si può pretendere che i medici possano capire ciò? Non è forse proprio questo il motivo di  insoddisfazione dei medici nei confronti dei sindacati?
Spesso vanno a definire accordi senza nemmeno conoscere le problematiche reali dei medici, né riescono a valutare appieno le conseguenze degli accordi firmati.
E' vero, non è un mestiere facile quello di sindacalista, ma se lo si è scelto consapevolmente, allora bisogna andare fino in fondo e non adagiarsi sul fatto che poi alla fine i medici mugugnano, ma poi si rassegnano. Spesso assumono anche atteggiamenti corretti, ma se non li evidenziano, non li spiegano o nemmeno li comunicano, poi non si devono meravigliare se questi vengono percepiti come non corretti. Dovrebbero avere la capacità di captare le problematiche ancor prima che vengano esplicitate, ed agire, ma spesso l'azione viene meno anche dopo ripetute richieste. Troppo spesso si sente dire: "Non è di nostra competenza" , "fai una denuncia ai carabinieri" o cose di questo tipo.
I medici, dal canto loro, non si devono rassegnare, ma pretendere che ciascuno svolga il suo ruolo, e quando è il momento, premiare chi dimostra di saper svolgere questo compito.
 
Queste sono nostre personali riflessioni, di medici comuni, che non aspirano ad alcuna carica, ma se si preferisce ignorarle, quando al termine della stagione arriverà il tempo del raccolto siamo sicuri che, probabilmente, non saremo noi quelli che faranno la fine della zizzania. 
 
La Redazione di CasertaMed

sabato 23 novembre 2013

REGISTRO DEI TUMORI ASL CASERTA

Apprendiamo con piacere che, finalmente, anche l’ASL Caserta ha un registro dei tumori, quindi adesso sappiamo con precisione l’incidenza delle neoplasie nei nostri paesi e possiamo verificare se l’allarmismo diffuso tra la popolazione in questi ultimi tempi ha motivo di essere o no. Basta leggere la comunicazione "Stato avanzamento dei lavori Registro Tumori ASL Caserta" che gentilmente l’ASL Caserta ha voluto condividere con i medici di medicina generale. Meglio tardi che mai direte ! Ma vi chiederete dove sono i dati ? Per la verità la comunicazione non parla di dati, ma dello stato di avanzamento dei lavori di istituzione di tale registro. 
Con sorpresa apprendiamo che la delibera con cui l'Azienda ha istituito il Registro Tumori di popolazione della provincia di Caserta è la n. 1275 del 20.07.2011. Quindi risale a 2 anni e mezzo fa, ma solo ad ottobre 2012 il progetto è stato avviato con l’assunzione a tempo pieno di 8 professionisti, diretti dal dott. Angelo D'Argenzio, che lavorano alacremente e secondo le più rigorose metodiche scientifiche in un’apposita sede. Il team di lavoro è impegnato a ricostruire, secondo il più assoluto rigore scientifico, l'incidenza delle patologie oncologiche occorse nel triennio 2008-2010 (set minimo di dati necessario per l'accreditamento scientifico presso l'Associazione Italiana dei Registri Tumori- AIRTUM): i risultati previsti per la fine dell'anno 2014, saranno poi opportunamente comunicati alla popolazione e condivisi con la comunità scientifica. 
Cioè nel 2014, nella migliore delle ipotesi, (ma si parla di altri 18 mesi occorrenti) sapremo quanti si saranno ammalati di tumore nel 2008. In altre parole i risultati si sapranno a distanza di circa 6 – 7 anni. 
Quindi, in effetti il fatto che solo oggi si intende rendere partecipi della notizia i medici di medicina generale, in realtà è una notizia data con largo anticipo. 
Ma una preoccupazione sorge spontanea: Non è che adesso, sulla scia del successo dello screening per il carcinoma del colon-retto si chiederà qualche contributo ai medici di medicina generale ? A titolo gratuito si intende !
Beh, nel comunicato si legge proprio così, ma non si sa se nella seduta del 13/11/2013 del Comitato Permanente Aziendale per la Medicina Generale si sia già deciso quale sarà il nostro coinvolgimento. Naturalmente lo sapremo a decisione presa, d'altronde i nostri sindacati già ci hanno abituato a ciò. Restiamo in attesa di delucidazioni, se e quando qualcuno vorrà darcele.
A parte questo, quale è lo stato di avanzamento dei lavori ? Non se ne vede traccia, quale sarà il motivo? 
 
Intanto noi di Caserta Med, nonostante qualcuno giudichi il Blog "anonimo e volto solo a seminare zizzania", qualche notizia più approfondita ve la diamo, tutto si può leggere nella Relazione presentata innanzi alla 12ª Commissione permanente (Igiene e sanita') del Senato nella seduta del 17 ottobre 2013(v. anche la presentazione). Da questo documento si apprende che Il progetto, come previsto, si è sviluppato in 3 macrofasi: 
  • la prima: analisi di fattibilità e predisposizione atti formali; 
  • la seconda: acquisizione risorse strumentali-umane-tecnologiche, banche dati, know-how, adeguamenti strutturali; 
  • La terza: avvio della registrazione oncologica “a regime”.
Di queste, fasi le prime 2, a distanza di un anno, sono praticamente concluse, mentre dal 1 ottobre è iniziata la terza, con la quale è stato dato avvio alle attività di registrazione oncologica “a regime”. Cioè la raccolta vera e propria dei dati. 

L’attività in corso punta a ricostruire, entro i prossimi 18 mesi di attività, l’incidenza oncologica in provincia di Caserta (triennio 2008-2010); al termine di tale periodo si procederà a richiedere il previsto accreditamento scientifico presso l’Associazione Italiana dei Registri Tumori (AIRTum), passaggio obbligato per la validazione dei dati prima della divulgazione alla comunità scientifica ed all’opinione pubblica. Lasciamo alla vostra buona volontà la lettura relativa alla complessità del lavoro che si andrà a fare. 

Sorvoliamo su facili commenti circa l’utilità, a questo punto, del registro che si andrà a concretizzare tra qualche anno, ma alcune perplessità consentitecele. 
E’ evidente che un lavoro del genere ha già consumato ingenti risorse economiche, che non siamo in grado di quantizzare, ma per la fine, se ci sarà un registro, saranno cifre enormi. 
Il progetto è parte di quello più ampio di un Registro dei Tumori Regionale, che sappiamo avere avuto una vita travagliata. La Corte Costituzionale infatti boccia un primo tentativo ritenendo, che l'apertura di uffici, con il conseguente potenziamento dell'organico, connessa all'attività del Registro dei tumori presso le aziende sanitarie locali della Campania, comporti una spesa aggiuntiva in contrasto con i vincoli del piano di rientro dai disavanzi della sanità. 

Ma facciamo una breve cronistoria di cose già fatte in Campania. 
Con l.r. n° 36 del 25 agosto 1987 art. 17 è istituito l'O.E.R. (osservatorio epidemiologico regionale), quale struttura Tecnico - Scientifica con funzioni di valutazione, verifica, indirizzo e programmazione delle attività del Servizio Sanitario Regionale.
Passano ben otto anni senza risultati tangibili fino a quando nel 1995 è stato istituito il Registro Tumori per la sola zona di competenza dall' ASL NA4 (poi confluita nella NA3sud) e, per tale scopo, viene stipulato il protocollo con la lega tumori. La raccolta dei dati è iniziata nel 1996 solo sul territorio dei 35 comuni afferenti alla ASL NA4 (zona del nolano).
Per la pochezza e la scarsità di dati raccolti e l'inadeguatezza della superficie di territorio ricoperta il DGRC n. 1133 del 20 agosto 2005, nell'ambito del PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE, affida all'OER il coordinamento di registrazione oncologica e si erogano per ogni anno dal 2005 al 2007 euro 2.408.932,00. A questa data esistono i seguenti registri:
1. il Registro regionale di mortalità (gestito dall'OER);
2. il Regitro regionale di malformazioni congenite;
3. il Registro tumori dell' ex ASLNA/4 ( con sovvenzione regionale);
4. il Registro Tumori della provincia di Salerno.
Nel 2007 il DGRC DEL 17 LUGLIO 2007 n° 1293 stabilisce uno stanziamento all'O.E.R di 1.5000,00 euro per la sottoscrizione del Protocollo di intesa tra il Commissario per emergenza bonifiche, la Regione Campania e le Province di Napoli e Caserta, per il
PROGRAMMA MONITORIGGIO, BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA DEL SIN LITORALE DOMIZIO FLEGREO AGRO-AVERSANO; (per l'attività di 4 mesi) sia per i due registri già esistenti che per il SIN si stanziano €1.500.000,00 (annuali); 1.000.000,00 una tantum per acquisire dotazioni informatiche (HARDWARE E SOFTWARE) per OER e le strutture sanitarie coinvolte; 500.000,00 per il finanziamento dell'OER. Nella stessa delibera si prevede per il 2008 €1.000.000,00 una tantum per acquisizione di SOFTWARE E HARDWARE, €1.500.000,00 per i tre registri; €500.000,00 (fondo di riserva) per spese impreviste).
N
ell'anno 2008 il decreto presidenziale 122 del 20 giugno 2008 assegna € 273.722,16 quale contributo alla lega italiana contro i tumori, con Delibera 1370 A.G.C. n. 20 Burc. n.37 del 21 dicembre 2008 si spendono €41.386.000,00 per una decina di progetti in ambito sanitario misti e vari, tra cui 10.000.000,00 per la realizzazione di un DATABESE CLINICO E CORSI DI AGGIORNAMENTO, per favorire il linkage tra le banche dati tra cui quella dell'OER.
Nel 2009 il Decreto dirigenziale del 31/12/2009 n.426 impegna €1.500.000,00; con il n.145 del 2010 si stabiliscono 800.000,00 euro annui da versare alle 7 asl campane e alla fondazione Pascale, alla ASLNA4 e alla Lega nazionale Tumori.
L'ex ASLNA4 con deliberazione n.644/1995 ha approvato un protocollo d'intesa con la Lega Italiana Tumori, 
nonostante ciò la copertura è appena del 23%, l'unico registro tumori attivato dalla regione Campania è quello dell'asl 4 che copre il territorio di Brusciano (solo) attivo, si fa per dire, dal 1996, assolutamente insufficiente per ampiezza di territorio e per raccolta ed analisi dei dati. L'estensione di copertura dei registi nazionali è 48% nord, 26% al centro e 16% al sud.
Il 23/12/2010 viene depositata una proposta di legge regionale per un nuovo registro tumori, che viene approvata a giugno 2012.
A febbraio 2012, anche Caserta parte con il suo registro tumori! Arriverà alla conclusione e porterà dati utili ? Ce lo auguriamo. 
Questi sono dati che girano in internet, ma al di là delle cifre, che chiaramente non possiamo verificare, una cosa è certa: si è perso tanto tempo inutilmente con spreco di ingenti somme.

Dopo il clamore dei fatti che in questi giorni stanno scuotendo la Campania, è facile capire perché proprio adesso è stato annunciato con tanta enfasi questo progetto. Noi, "medici di strada" siamo convinti però che non è questa la risposta che la popolazione campana si aspettava dalle istituzioni. Rincorrere cartelle cliniche, referti e quant'altro di anni addietro da non si sa quale parti è un lavoro immane e dispendioso. Molti dati è evidente che sfuggiranno alla ricerca, per cui alla fine i risultati saranno parziali, poco significativi anche ai fini statistico-epidemiologici, interesseranno anni passati da un po' e solo tre anni, troppo pochi per definire un trend. Senza intento di alimentare polemiche strumentali, questa è la nostra preoccupazione.
A questo punto suggeriamo una proposta: Non sarebbe il caso di avviare da subito una rete di rilevazione dei nuovi casi di patologie neoplastiche che facesse capo ad un unico centro a livello regionale ? Si tratterebbe di obbligare tutte le strutture del territorio, pubbliche, private o convenzionate, (ospedali, cliniche, ambulatori specialistici, studi dei medici di medicina generale, ecc.), dove si pongono diagnosi di neoplasie, ad inviare i dati relativi ai nuovi casi a tale centro. Oggi i mezzi non mancano ed il progetto richiederebbe solo poche risorse. Avremmo a disposizione dati in tempo reale tali da avere interessanti indicazioni zona per zona, con la possibilità di valutare il trend, gli scostamenti di alcune zone rispetto ad altre, di analizzarne le cause per porvi rimedio, di attuare servizi informativi, educazionali, di prevenzione ed anche per organizzare le risposte dal punto di vista terapeutico adeguate a ciascun territorio. Chiaramente un progetto che richiede poche risorse economiche probabilmente non sarebbe di interesse per la politica, ma crediamo che una presa di posizione della classe medica, anche tramite la sensibilizzazione della popolazione, potrebbe essere determinante.
 
Per il momento, se qualcuno di noi medici di medicina generale è interessato ad avere dei dati aggiornati ad oggi, circa l’incidenza delle neoplasie tra i suoi assistiti, può sempre ricorrere all’estrazione dei dati raccolti nel proprio computer. Come già detto nell’articolo di qualche giorno fa relativo alla Terra dei Fuochi, riproponiamo l’estrazione per gli utilizzatori del programma Millewin. Naturalmente lo stesso potrebbe essere fatto anche con altri gestionali e, se si organizzasse la raccolta di tutti i dati verso un concentratore unico, si otterrebbero dati freschissimi da fare invidia a qualunque registro dei tumori, Naturalmente tutto in pochi giorni e senza spendere un centesimo. 
 
La Redazione di Caserta Med
 

mercoledì 20 novembre 2013

Scuole e certificazioni per assenze degli alunni. I sindacati, non ritengono di dover intervenire ?

Nella nostra attività di segnalazione di problemi che riguardano la nostra professione e con la speranza di contribuire alla loro soluzione, in questo caso affrontiamo un altro annoso problema che, tanto per cambiare, vede il medico di medicina generale al centro di problematiche non sue, le quali rischiano di coinvolgerlo in maniera pesante anche dal punto di vista medico - legale.
Parliamo dei certificati richiesti dalle Scuole per giustificare le assenze degli alunni, ai fini della loro ammissione agli scrutini finali.
Come tutti sanno le nuove disposizioni in materia stabiliscono che, superati i cinquanta giorni di assenze (anche non continuativi) NON GIUSTIFICATI, l'alunno non viene ammesso allo scrutinio finale con il conseguente rischio di perdere l'anno.
A seguito di questa disposizione chiarissima, come al solito, in Italia si corre ai ripari.
Infatti la stessa legge, giustamente, prevede che se tali assenze siano dovute a malattie, non vengano conteggiate. E qui scatta il problema.
Per aggirare l'ostacolo, anche sulla spinta dei soliti "suggeritori" disinteressati, puntualmente la soluzione del problema viene affidata al nostro "benevolo" intervento.

Niente di più semplice, è sufficiente che il medico giustifichi, con presunti malanni vari, i giorni di assenze degli alunni, al fine di "coprire " le assenze in eccesso.
Bisogna ricordare, in premessa, che un certificato medico di malattia non può essere redatto sulla scorta di una dichiarazione "anamnestica", né può riportare malattie, evidentemente inventate, adesso (data attuale) per allora (data dell'evento morboso) configurandosi il reato di falso ideologico in atto pubblico, punibile penalmente.
Inoltre non si capisce il razionale della richiesta. Infatti la legge parla di assenze INGIUSTIFICATE. Se l'alunno è stato riammesso a scuola a suo tempo, evidentemente, è stata accettata la giustificazione, fatta dal genitore o di chi ne ha la legale tutela (in caso di minori), perchè la riammissione viene fatta, appunto, dietro giustifica. Il certificato di riammissione a scuola (impropriamente definito di guarigione per riammissione a scuola) è un certificato che viene richiesto, per legge, dopo il sesto giorno di assenza, per attestare che l'alunno non abbia malattie in atto che possano essere di pregiudizio per sé o per altri, indipendentemente dalla natura della giustifica fatta da chi di dovere.
Questa richiesta viene affrontata in vario modo dai colleghi, ma, fondamentalmente, bisogna tener presente che la redazione di certificati ex post, anche se rilasciato dietro corrispettivo, configura un reato perseguibile penalmente.
Comprendiamo che, spesso, tale atteggiamento, è dettato dalla solita fretta, dal timore di inimicarsi il genitore che fa la richiesta, dalla tendenza a sottovalutarne la responsabilità, ma in ogni caso non lo si può giustificare. Nel caso nascessero dei contenziosi, il medico sarebbe difficilmente difendibile.
E' evidente che più si accondiscende a queste pratiche, più diventano abitudinarie e si perde la percezione dell'importanza del gesto e delle possibili conseguenze.
Per converso, non meno importante è il fatto che, rifiutandosi di soddisfare queste richieste, nel tempo si otterrà il risultato di responsabilizzare, giustamente, alunni, genitori e personale scolastico.
Per tutte queste motivazioni invitiamo i medici a non lasciarsi coinvolgere in queste cose ed al contempo, crediamo fermamente che i sindacati, anche in questo caso, possano fare molto. Per esempio possono chiedere un incontro con il Provveditore agli studi per denunciare questo malcostume con l'invito a sensibilizzare i dirigenti scolastici al fine di evitare prassi eticamente scorrette, evitando di accettare, ed ancor peggio, suggerire delle certificazioni ex post, e di chiarire ai vari consigli di istituto che tale prassi non è legalmente sostenibile. Chiaramente tale azione darebbe molta più efficacia alla possibilità concreta, da parte del medico interessato, di segnalare al provveditorato le scuole che si ostinassero ad appoggiare tale prassi.
Speriamo che i sindacati non ci accusino di "qualunquismo" per aver posto all'attenzione un problema che rischia di incancrenirsi e che, prima o poi, potrebbe dare il via a qualche "scandalo" di cui non si sente davvero il bisogno.
E' un semplice suggerimento, per affiancare il medico iscritto, ed anche non iscritto, nella sua attività quotidiana, un gesto di civiltà, consapevolezza e di riconoscimento della dignità professionale.
Convinti dell'utilità dell'intervento dei sindacati, possiamo sperare in un riscontro?
 
La Redazione di Caserta Med

venerdì 15 novembre 2013

GESTIONE INTEGRATA DEL DIABETE MELLITO

Finalmente, anche per l'ASL Caserta, qualcosa si muove sul fronte della "Gestione integrata del diabete mellito". Come ricorderete questa è praticamente l'unica novità del recente Accordo integrativo regionale per la medicina generale firmato in data 24/7/2013 e pubblicato sul B.U.R.C. n. 46 del 22/8/2013, che potrebbe portare qualche euro nelle nostre tasche. Superato il mistero degli allegati, che mancavano nell'accordo pubblicato, con nota della Giunta Regionale n. 0691122 del 08/10/2013 trasmessa ai Direttori Generali delle ASL, adesso in una recente seduta del Comitato Aziendale, si sarebbe dato l'avvio della Gestione Integrata del diabete mellito, anche nella nostra ASL, a partire dal primo dicembre prossimo.
Allora crediamo utile dare qualche suggerimento su quelli che sono i passi da intraprendere per non restare al palo, secondo quanto stabilito nell'AIR all'art. 9 - Disease Management del Diabete Mellito.
E' ben noto a tutti che il diabete è una malattia con un'alta prevalenza nella nostra regione, molto subdola e ben conosciuta per la complessità dei danni che comporta, per cui è indispensabile un approccio che comprende, la prevenzione primaria, la diagnosi precoce, un'adeguata terapia comprendente un'educazione e responsabilizzazione del paziente, nonché la prevenzione, la diagnosi precoce ed il trattamento delle sue complicanze acute e croniche. Per il raggiungimento di tali obiettivi, oltre all'ospedale ed alle Strutture Territoriali di Diabetologia, è fondamentale il ruolo del Medico di Medicina Generale.
Già in un precedente articolo su questo Blog si è espressa tutta la nostra perplessità circa la complessità delle  modalità operative previste nel Percorso Diagnostico-Terapeutico per il follow-up del paziente diabetico di tipo 2 privo di complicanze d'organo, ma purtroppo l'accordo così dobbiamo tenercelo, cercando il modo di superare i problemi man mano che si presenteranno, e noi speriamo di dare un contributo semplice e pratico.
 
Il primo passo da compiere è quello di arruolare il maggior numero di pazienti possibile tra quelli affetti da diabete mellito di tipo 2 senza complicanze o con complicanze stabilizzate, escludendo dal percorso di GI solo i pazienti con diabete tipo 1, diabete gestazionale, diabete in gravidanza, diabete in età giovanile (sotto i 18 anni) ed i pazienti con diabete secondario. Qua sorge il primo intoppo: i pazienti che desiderano continuare a recarsi presso il centro antidiabetico, il quale chiaramente non rinuncerà al proprio tornaconto, saranno esclusi da questo arruolamento ? Temiamo di si, altrimenti ci sarebbe uno spreco di risorse economiche da parte della Regione che è difficilmente ipotizzabile, ma comunque aspettiamo conferme. Per questo motivo il piano d'intervento coordinato tra le varie figure interessate dovrebbe essere affrontato a livello regionale in modo più organico.
Inoltre pare che si potranno arruolare solo pazienti in possesso di esenzione 013, mentre sappiamo che diversi diabetici non hanno tale esenzione perché ininfluente avendo esenzioni come E02 o E03 o E04, che danno condizioni più favorevoli, ma anche su questo aspettiamo conferme. Dalle ultime indiscrezioni entrambe queste perplessità dovrebbero essere superate nel senso che sono arruolabili anche coloro che non sono in possesso dell'esenzione 013 (il mmg è sicuramente in grado, ed ha l'autorevolezza, per porre diagnosi di diabete, senza necessità di ricorrere allo specialista), ed anche quelli che si recano regolarmente ai centri antidiabetici. Giustamente se così non fosse, di quale gestione "integrata" si tratterebbe ? Piuttosto è compito del medico di medicina generale riappropriarsi del suo ruolo centrale ed insostituibile nella gestione della salute dei propri pazienti e di opporsi all'esclusione che i centri negli ultimi tempi hanno sempre più attuato nei suoi confronti riguardo ai pazienti diabetici. E', ancora una volta, compito dei sindacati pretendere ed ottenere la correzione di queste storture.
 
Una volta individuati i pazienti, si farà loro firmare il consenso informato e l'autorizzazione al trattamento dei dati (Allegato A). Tale consenso va conservato per eventuali controlli, e poi si dovrà fare un elenco dei pazienti arruolati (Allegato B) in formato elettronico, ma evidentemente in questa prima fase, mancando tale possibilità, lo si farà in formato cartaceo, ed inviarlo al proprio Distretto Sanitario (indipendentemente dall'ASL di residenza del paziente). La retribuzione prevista di euro 50,00 per ciascun paziente, sarà elargita dal mese successivo alla presentazione dell'elenco.
Eventuali nuovi arruolamenti o variazioni (cambio scelta, decesso, uscita dal percorso, ecc) potranno essere comunicati mensilmente al DSB attraverso la compilazione di un nuovo elenco integrato (Allegato B) con le modifiche all'elenco precedente.
All'inizio dell'arruolamento, e poi trimestralmente (entro il 15 del mese successivo al termine del trimestre), il MMG procede alla estrazione dalla propria cartella clinica informatizzata dei dati indicati nel Report Individuale (Allegato b1) per singolo paziente. Tale report verrà trasmesso per via telematica all' A.R.San che darà conferma dell'avvenuta ricezione ed invierà, contestualmente, i dati alle Aziende competenti. Annualmente l' A.R.San trasferirà alle AA.SS.LL. i report contenenti gli indicatori LAP raggiunti dai singoli MMG.
Annualmente il MMG riporta, con autocertificazione (Allegato C) trasmesso al DSB del medico, il Livello Accettabile di Performance (LAP) raggiunto secondo lo schema dell'allegato D.
Entro 60 gg. dalla raccolta dei dati suddetti, le AA.SS.LL. corrisponderanno ai singoli MMG le spettanze secondo quanto previsto dall' art.9 del DECRETO n. 87/13.
Le AA.SS.LL. in base ai report forniti dall' A.R.San potranno verificare il LAP auto certificato dai singoli medici.

Questa è la road map da seguire, ma certamente nel percorso si incontreranno vari ostacoli che andranno affrontati di volta in volta, intanto siamo ancora in attesa dei corsi di aggiornamento che ogni ASL andrà ad organizzare (si spera).

Per il momento, nella speranza di fare cosa gradita, forniamo per gli utilizzatori del programma Millewin, delle utility allo scopo di rendere più agevole il lavoro. In particolare forniamo un modulo per il consenso informato e l'autorizzazione al trattamento dei dati, da inserire tra i certificati, in modo da avere in automatico il testo da far firmare, inoltre forniamo una query da utilizzare per la selezione dei pazienti interessati all'arruolamento, un'altra che può essere utilizzata per fornire l'elenco dei pazienti arruolati da presentare al distretto (Allegto B), e per finire un'estrazione per i Report individuali (Allegato B1) in formato excel.
Dobbiamo anche comunicare che è disponibile per il download la versione 1.8.1 di MilleAIR che prevede il "Desease Management del Diabete Mellito" e consente l'arruolamento dei pazienti, inserendo in Millewin tra gli accertamenti "ARRUOLAMENTO PROGETTO DIABETE", e poi consente di stampare l'elenco dei pazienti arruolati (Allegato B), la scheda individuale (Allegato B1) ed infine di calcolare gli indicatori secondo l'Allegato D.
Naturalmente è inutile dire che la parte più importante di tutte consiste nell'inserimento dei dati, come indicati nell'Allegato B1, altrimenti dovrà rinunciarsi in parte o del tutto alla parte economica legata al raggiungimento degli obiettivi (Lap).
 
La Redazione di CasertaMed