Caserta Med

Blog per i Medici di Medicina Generale della provincia di Caserta interessati a partecipare, suggerire, lamentarsi, criticare, al fine di contribuire alla costruzione di una consapevolezza di Categoria, al di la degli steccati dei sindacati.

sabato 11 gennaio 2014

Un anno vissuto pericolosamente e le tante incertezze per il nuovo appena cominciato.

Eccoci al nuovo anno. La redazione di CasertaMed spera che almeno le Festività appena passate, siano trascorse serene. Infatti c'è bisogno di serenità per fare le scelte necessarie e giuste. Ormai quello che sta vivendo la Sanità a livello nazionale è un momento difficilissimo che, nella nostra Regione, è per certi aspetti, drammatico. Il 2013 è passato, a livello nazionale, sotto il segno della coesione "instabile" del quadro politico. Le larghe intese di inizio anno hanno lasciato il posto alle "piccole intese", dopo la famosa "decadenza", e danno l'impressione che il governo sia tenuto insieme solo dalla paura. La paura di dover dirigere un Paese,  di prendere importanti decisioni e nello stesso tempo la preoccupazione di conservare le rispettive poltrone. Si "vede" e si "sente" a pelle solo tatticismo, mentre le leggi vengono fatte sempre più spesso sotto la spinta di interessi politico-finanziari a volte palesi, altre volte occulti. Il risultato è un continuo avanzamento seguito da tanti dietrofront che creano solo confusione e disagi che si scaricano paurosamente e pericolosamente sulla pelle dei cittadini. La Sanità non ne è immune. Viene bloccato il turnover negli ospedali, la medicina convenzionata è ferma al palo e viene schiacciata dall'aumento dei costi di produzione non bilanciati da adeguati aumenti delle retribuzioni; al tempo stesso, però, le si chiede di farsi carico della gestione del territorio ad "isorisorse". Cioè, si pensa di finanziare le strutture che si dovrebbero creare sul territorio, sacrificando gli incentivi di struttura (segretari, indennità di medicina di gruppo ecc.) e quelli di lavoro come ADP ed ADI. La conferenza Stato-Regioni, poi, mette spavaldamente nero su bianco queste assurdità e le vorrebbe alla base dell'Atto di indirizzo sul quale fare il nuovo contratto capestro nazionale! A fronte di tale quadro abbiamo un orizzonte sindacale che appare fosco. Non unità, che sarebbe la cosa più logica di fronte ad un attacco così violento alla Categoria, ma distinguo e posizionamenti tattici che tradiscono l'incapacità di essere propositivi ed incisivi. Ogni sigla coltiva il proprio orticello senza una visione seria, globale e che abbia degli obiettivi precisi. Una frammentazione  del fronte sindacale che farebbe la felicità di qualsiasi datore di lavoro! La Categoria, poi, viene attaccata anche dal punto di vista legislativo con l'allargamento delle competenze infermieristiche, le nuove proposte per gli ordini professionali che metterebbero i medici in posizione di inferiorità rispetto alle altre professioni sanitarie, i cui albi vengono promossi al rango di ordini professionali, appunto. E tutto questo accade proprio mentre il Presidente della Federazione degli ordini dei Medici e degli Odontoiatri siede, contemporaneamente, anche in Parlamento come deputato. E pensare che aveva più volte sottolineato che avrebbe salvaguardato gli interessi dei medici in maniera più incisiva proprio per questa sua doppia posizione! Viene da pensare, visti i risultati, che abbia pensato più ad obbedire agli ordini del suo partito che non a salvaguardare i legittimi interessi dei medici. Sarebbe tempo di pensare ad un diversa elezione del presidente della Federazione che, così com'è, è legata a dinamiche che confliggono con le aspettative dei medici. Il presidente della federazione dovrebbe essere eletto dagli iscritti agli Ordini e non essere espressione di una elezione indiretta, come avviene adesso. 
 
Ma veniamo alla situazione strettamente locale che più interessa noi medici di Caserta e provincia: Incertezza e confusione la fanno da padrona.
Al momento degli auguri per le festività natalizie e per il nuovo anno ci eravamo lasciati con tanti interrogativi, ebbene, ad oggi non si intravede alcuno spiraglio, solo fosche nubi.
L'Accordo integrativo regionale, seppur tra tanta confusione, aveva introdotto diverse novità:
  • la gestione integrata del diabete mellito
  • le schede diabetologiche, dell'ipertensione e delle malattie respiratorie
  • le schede della fragilità
  • lo sviluppo del "Sistema integrativo regionale - Progetto governo clinico ed Appropriatezza".
Ebbene tutte le incertezze rimangono invariate.
Per la gestione integrata del diabete, si è ancora in attesa che l'A.R.San metta a disposizione le credenziali ed il portale a cui inviare i report dei diabetici presi in carico, come pure che si decidesse a fornire le credenziali per la redazione dei piani terapeutici dei presidi. Intanto l'ASL resta convinta che la gestione "integrata" tale non sia, ed i centri per la cura del diabete, da parte loro, dopo la pausa per "esaurimento delle risorse", riprendono in pieno la propria attività "commerciale" con il nuovo rifinanziamento.
Riguardo alle schede diabetologiche, dell'ipertensione e delle malattie respiratorie, nessuna novità, eppure dovevano partire con l'inizio del nuovo anno !
Poi c'è il rebus delle schede di valutazione della fragilità; l'ASL informa che tale schede vanno fatte on line collegandosi al portale dell'ASL tramite l'accesso al progetto Panoramica, ma chi non possiede le credenziali di accesso, nell'attesa, può regolarsi come per gli anni passati si faceva con le schede gerontologiche (?).
Intanto, come si apprende da fonti attendibili, nella riunione del Comitato ex art.24 del 19 dicembre 2013 si è stabilito che:
  • i MMG consegneranno entro il 31 gennaio 2014 solo l'elenco nominativo degli assistiti ultrasessantacinquenni per i quali verranno compilate le "schede di fragilità";
  • il termine di consegna delle "schede di fragilità" è procrastinato al 31 aprile 2014,
  • le AA.SS.LL. procederanno al pagamento in dodicesimi dal mese di Febbraio, in riferimento al mese di Gennaio 2014, in base all'elenco consegnato dai MMG.
Questo perché sembrerebbe che le software house non procedono all'adeguamento dei software gestionali dei MMG in mancanza della  pubblicazione dell'integrazione dell'AIR sul B.U.R.C., e ciò dovrebbe valere per tutte le AA.SS.LL. della Regione Campania.
Dunque, come ci si deve comportare ?
Finalmente con la nota protocollo n. 806 del 13 gennaio l'ASL Caserta chiarisce che si può scegliere di fare le schede sul sito dell'ASL o tramite software, e conferma che la data per l'invio delle schede è procrastinato al 30 aprile 2014 mentre entro il 31 gennaio è sufficiente salvare semplicemente le schede sul sito, per chi sceglie questa opzione, oppure inviare al distretto solo l'elenco dei pazienti a cui si farà successivamente la scheda. Meglio tardi che mai !!!!
Ciascuno va per conto proprio, l'ASL ha una sola preoccupazione: il risparmio, le organizzazioni sindacali sembrano disinteressate e silenti. In realtà non è così perché sotto la cenere qualcosa si muove. Sembra di essere ritornati al tempo delle società segrete, dei carbonari. Ciascun sindacato, nell'ombra, da indicazioni ai propri  "affiliati", cercando di non far scoprire i propri piani agli avversari , ma in realtà quello che trapela, ed i risultati che si vedono, sembrano veramente inconcludenti agli occhi degli osservatori. Ed i medici non affiliati ? In realtà sono loro i nemici, quelli che devono essere lasciati al loro destino affinché si redimano. Su questo il fronte sindacale è compatto.
Così, riguardo alla risposta al prelievo forzato delle quote per gli assistiti trasferiti, ciascun sindacato assume un comportamento diverso per i propri iscritti, e solo per loro.
Ma il problema più grosso è che all'interno dei vari comitati i rappresentanti sono discordi, e ciò lascia campo libero alla parte pubblica, che in realtà decide tutto e detta le condizioni.
E' facile immaginare che in queste condizioni, nei prossimi giorni ci dovremo occupare della ricetta elettronica con la "dematerializzazione" della ricetta rossa. Ciò significa che la ricetta SSN dovrebbe prossimamente sparire, e dovremo essere noi ad inviare ciascuna ricetta al MEF, e per ciascuna, attendere che ci venga restituito un codice che dovremo consegnare al paziente su una ricetta bianca. Con tale ricetta il paziente andrà in farmacia per il ritiro del farmaco.
Altre incombenze saranno l'adesione obbligatoria ai percorsi di appropriatezza, la messa a sistema del progetto informativo regionale, ed altre novità che ci verranno propinate con il benestare dei sindacati o la loro incapacità a fronteggiare la "prepotenza" della parte pubblica. A noi non resterà che rispondere, seppure a malincuore e tra qualche mugugno, "Obbedisco".
 
La Redazione di CasertaMed

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