Caserta Med

Blog per i Medici di Medicina Generale della provincia di Caserta interessati a partecipare, suggerire, lamentarsi, criticare, al fine di contribuire alla costruzione di una consapevolezza di Categoria, al di la degli steccati dei sindacati.

martedì 17 settembre 2013

III AIR per la Medicina Generale. Una sorpresa che lascia perplessi.

Leggendo il III AIR, ci si imbatte in una cosa che, sinceramente, non credevamo fosse possibile. Di solito quando si introduce una norma, uno pensa che i sindacati tendano a far si che più persone interessate ne possano usufruire. Invece, con grande meraviglia ci siamo imbattuti nell'art. 4 del Capo III (massimale di scelte e sue limitazioni) comma 1. Cosa dice questo articolo ?
In pratica porta la compatibilità fra la continuità assistenziale e l'assistenza primaria (cioè fra guardia medica e medicina di famiglia) a 850 scelte, in barba a tutto quello che viene stabilito nell'accordo nazionale. La cosa strabiliante, è che eleva questa compatibilità solo per quei medici che lavorano in medicine di gruppo o in rete (come regolate dall'art 54 dell'ACN) !!!
Quindi, non solo si fa una scelta che l'accordo nazionale non prevede; ma lo si fa solo per alcuni a scapito di altri. Non si riesce a comprendere come si possa aver fatto passare una cosa del genere. Altrettanto ridicole appaiono le motivazioni di tale scelta, e cioè "per facilitare l'integrazione fra lavori a compenso orario e a quota capitaria nell'istituendo ruolo unico".
Infatti, il ruolo unico, fin'ora, esiste solo negli enunciati del decreto Balduzzi e ancora non è stato introdotto nell'accordo nazionale. La Regione Campania, bontà sua, ne introduce una sua interpretazione (o meglio di chi ha firmato!) e lo fa attuando una evidente discriminazione fra chi è in medicina di gruppo o in rete e chi non lo è.
La "pezza" a questo evidente scivolone è peggio del buco!! Infatti, al successivo comma 2, si da la possibilità a quei medici, a doppio rapporto (guardia medica e medicina di famiglia) che non sono in associazione, di aderire (anche qui in deroga) a reti o medicine di gruppo, rinunciando alle indennità (ma accollandosi le spese) in cambio dell'aumento del massimale previsto dal precedente comma !! Una nuova ed illegittima proroga per riparare ad un evidente illegittimo stravolgimento degli accordi nazionali.
Tutti quei colleghi che non possono superare un certo numero di assistiti  per motivi logistico - geografici, e non possono associarsi, sono forse figli di un dio minore?  

3 commenti:

  1. Se é vero quello che leggo, sono indignato! Ho la sfortuna di aver vinto qualche anno fa una zona carente e di vivere in un paesino di montagna dove ci sono1700 anime circa. Ho 800 assistiti e non ne posso avere molti di piú. L'altro collega assiste anche lui circa 800 assistititi. La rete e il gruppo ci é preclusa. Quindi viviamo con la metá del reddito di un collega che potrà fare la guardia medica con i nostri stessi assistiti e vi assicuro che vivere in un paesino piccolo significa fare l'h 24 sul serio, non a parole. La prima guardia medica , infatti , si trova a 20 km. Se avessero voluto fare una cosa seria avrebbero dovuto permettere a chi, come me, si trova in questa situazione di poter fare anche guardia medica, in modo da darmi le stesse chances di quelle che avranno i colleghi "piú fortunati". Speriamo che questa cosa venga accolta e che sparisca questo schifo dal contratto regionale.

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  2. Anch'io non faccio parte di alcuna associazione e rischio diventare incompatibile perchè non mi accettano nell'associazione esistente....figli di un minore?!?!?!

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