Caserta Med

Blog per i Medici di Medicina Generale della provincia di Caserta interessati a partecipare, suggerire, lamentarsi, criticare, al fine di contribuire alla costruzione di una consapevolezza di Categoria, al di la degli steccati dei sindacati.

giovedì 26 settembre 2013

Certificati di malattia on line: passata la festa, gabbato il santo?

Oggi affrontiamo un problema di stretta attualità. Tutti i colleghi di medicina generale conoscono, da circa due anni a questa parte, l'obbligo di trasmettere i certificati di malattia, per i dipendenti pubblici e privati, per via telematica. Obbligo che la legge (la fantomatica legge Brunetta) ha esteso, senza possibilità di fraintendimenti, alle strutture pubbliche e private, alle guardie mediche e agli specialisti. 
Però, da alcuni mesi a questa parte, gli ospedali, le cliniche, gli specialisti convenzionati, e perfino alcune guardie mediche, non ottemperano alla legge. Si dimettono pazienti senza la trasmissione del certificato, anche in contraddizione con le dimissioni stesse, dove si riconosce la necessità del riposo. Si visitano i pazienti in guardia medica, e si dice loro che il certificato non lo si può fare per mancanza di computer o di linea e li si rimanda, magari dopo due giorni (se la visita avviene il sabato) al medico curante. Tutto in dispregio della legge e con un comportamento sprezzante ed anti deontologico. 
E' il momento di dire basta, basta di essere considerati dei medici di serie B al servizio degli altri e sempre sotto assedio da parte di tutti, i dirigenti dell'ASL e persino i colleghi del servizio pubblico. Non si capisce proprio quale merito o diritto in più abbiano loro rispetto ai MMG, figli questi di un Dio minore forse ? Perché i mmg devono sottostare a controlli, punizioni, ricatti e vessazioni di ogni tipo, mentre gli altri sono inattaccabili ? Eppure non siamo nemmeno dipendenti, ma liberi professionisti legati al sistema sanitario pubblico attraverso un contratto.
Cosa fanno i sindacati ? 
La risposta è la solita :"bisogna farsi rispettare, ognuno deve fare la sua parte e bisogna denunciare"! Ottimo suggerimento. Il problema è che se si prova a contestare e a chiamare , in una parola a cercare di far rispettare una legge dello Stato, ci si scontra contro un muro di gomma. Naturalmente il tutto con gran perdita di tempo in ambulatorio con la sala di attesa piena! Ed è su questo che chi non rispetta la legge, fa leva.  Le denunce fatte ai distretti restano nei cassetti. Rimarrebbe la magistratura. Come al solito! 
In questo Paese le strutture intermedie (i sindacati, appunto), sfuggono al loro dovere quando si tratta di attaccare, senza mezzi termini, dei comportamenti illegali. Questo del mancato rispetto di una legge dello Stato dovrebbe essere un ruolo a loro congeniale e dovrebbe spingerli a difendere gli interessi dei propri iscritti, oltre che chiedere il rispetto di una legge! 
Altrimenti, ci domandiamo, se ci si deve difendere da soli, per degli interessi comuni (come il rispetto di una legge), a cosa serve essere iscritti ?
Sarebbe gradita una risposta (di tutti i sindacati) che indicasse le iniziative che si intendono prendere al riguardo, per costringere una buona volta la parte pubblica a far rispettare le regole sul serio, non a chiacchiere, altrimenti lo sconforto e la sfiducia inesorabilmente saranno destinati a crescere.

Caserta Med
(L'Indiscreto )

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