Caserta Med

Blog per i Medici di Medicina Generale della provincia di Caserta interessati a partecipare, suggerire, lamentarsi, criticare, al fine di contribuire alla costruzione di una consapevolezza di Categoria, al di la degli steccati dei sindacati.

mercoledì 9 ottobre 2013

E ridagli ! Screening, lettere ed ASL. Ovvero un'insostenibile leggerezza.

Ricordate la lettera dell'ASL Caserta che invitava i medici di medicina generale a partecipare attivamente allo screening del cancro del colon ?
E ricordate la lettera aperta del Presidente dello Snami Caserta ? Belle parole, condivisibili, ma che avevano lasciato qualche perplessità in merito all'efficacia e molti dubbi nel merito e nella sostanza dell'azione intrapresa. Dubbi e perplessità che sono  puntualmente aumentati dopo che sono giunte notizie, da parte di molti di voi (che ormai ci seguite numerosi), di una attiva azione da parte di molti Distretti sanitari,  per invitare i Medici di Medicina Generale a partecipare a riunioni allo scopo di convincerli ad aderire allo screening del cancro del colon-retto promosso dalla ASL nella famosa seduta dello scorso 9 settembre del Comitato Aziendale. E tutto nel silenzio dei sindacati.
Eppure la lettera era chiara! Non era possibile immaginare screening non concordati e, nella sostanza, chiedeva alla ASL di provvedere a fare degli incontri per concordarli. Già, ma concordare cosa? Chiaramente tutto era stato stabilito nel comitato aziendale del 9 settembre 2013, nel quale si ha motivo di credere che fossero presenti tutte le organizzazioni sindacali, le quali hanno avallato in quella sede, quanto i distretti stanno adesso mettendo in atto. Cioè la richiesta di partecipazione, volontaria e gratuita dei medici allo screening, in barba al III AIR appena pubblicato !
A meno che non ci sia una smentita delle organizzazioni sindacali, dobbiamo pensare che tutto era previsto, e che la lettera dello SNAMI (la FIMMG è stata e rimane completamente assente !) sia stato un atto, diciamo cosi, formale per dimostrare la propria buona fede (!). Peccato che nessuno abbia pensato di informare i medici e che questi abbiano dovuto scoprire dalle disposizioni aziendali e distrettuali, tali decisioni. Non è un bell'esempio di trasparenza e di chiarezza, nonostante il tentativo di rimediare. Saremo ben lieti di ospitare delle smentite e delle spiegazioni da parte delle organizzazioni sindacali che hanno partecipato al famoso comitato aziendale. Diversamente saremo autorizzati a credere che l'accordo c'è sempre stato e che la pantomima delle organizzazioni sindacali sia solo una insostenibile "leggerezza". 
In fondo i medici non sono obbligati a partecipare, ma se pochi o tanti non partecipano, che senso ha la campagna ?
Cosa si chiede di fare al medico nei confronti dei propri pazienti:
  • accetta l'utente;
  • da informazioni sulle finalità dello screening;
  • compila il consenso informato (che viene fatto firmare anche in caso di dissenso);
  • consegna all'utente il Kìt fornendo spiegazioni sulla corretta raccolta e conservazione del campione, indicando la sede presso cui depositare il campione;
  • trasmette al distretto i consensi informati completi di codice a barra (identificativo del campione);
  • comunica all'utente l'esito dell'esame praticato e consegna il referto;
  • invia l'utente con test positivo al 2° livello (colonscopia).
 Beh, non pare proprio una passeggiata, ma poi, quali sono i tempi ? Come informa le diverse centinaia di pazienti interessati, con dei manifesti per il paese (a proprie spese) o telefonando uno ad uno o girando con i megafoni per la città ? Fa la staffetta con il distretto a consegnare consensi informati ed a ritirare referti ?
Magari potrebbe fare tutto ciò nel tempo libero di cui abbonda !
Non sembra tutto ridicolo ? Servono dei medici per fare tutto ciò ? Occorre una laurea ?
Ma allora, perché l'ASL non si organizza senza coinvolgere i medici ? Basta una campagna pubblicitaria adeguata per i vari comuni e destinare un luogo alla distribuzione dei kit, alla raccolta dei consensi, alla raccolta e conservazione dei campioni e poi alla distribuzione dei referti. Che problema c'è ?
Da parte nostra, credo che nessun medico si sottrarrà all'impegno di consigliare i pazienti o di rispondere a loro interrogativi.
Non ci dimentichiamo che a giorni partirà la campagna per la vaccinazione antinfluenzale, e poi l'ambulatorio dedicato per i diabetici, la ricetta elettronica, le aggregazioni territoriali, UCCP, CIP e CIOP, sempre più carte da compilare, calcoli da fare, soldi da restituire, decurtazioni da sopportare, la gogna mediatica sempre in agguato, l'assicurazione per i rischi professionali, ecc. L'elenco sarebbe interminabile.
CARI SINDACATI, SIETE SICURI CHE E' QUESTA LA PROFESSIONE CHE ABBIAMO SCELTO ? MA CHI RAPPRESENTATE ?
 
La Redazione di Caserta Med

2 commenti:

  1. Ma perchè non ci rappresenti tu caro anonimo visto che sei sei un osservatore attento e in critico perfetto. Esci fuori dall' anonimato e fai le tue proposte alla luce dl sole. Combatti insieme agli altri medici e/o sindacati a viso scoperto. Può darsi che in questo modo potremo risolvere tutti i nostri problemi.

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    1. Vedi, caro Anonimo, a noi, a differenza Tua, non da fastidio il Tuo anonimato, ma interessa il contenuto dll'intervento. Da questo si evince che non vuoi sprecare parte del Tuo tempo prezioso a leggere i nostri interventi, altrimenti avresti intuito che il nostro è proprio un servizio, assolutamente gratuito ed alla luce del sole, volto ad informare e dare consapevolezza dei problemi della categoria, per affrontarli e cercare di risolverli insieme ai medici ed ai sindacati che dovrebbero esserne i rappresentanti e difensori istituzionali.

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